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Hunger

Regia di Steve McQueen (I) vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Hunger

di zombi
8 stelle

un film fatto di avvenimenti minimi che hanno fatto un pezzo di storia. dalla mano del poliziotto che si toglie le briciole della colazione dal grembo, al viso di fassbender senza vita nel finale. nel mezzo ben evidenziate, le parole sottotitolate di margaret thatcher che parla dei prigionieri. ne parla come di criminali comuni che hanno commessi reati mediante azioni violente, negando loro lo status di prigionieti politici. il noto pugno duro della signora di ferro doveva rimettere le cose a posto. e come dice il prete a bobby sands nel loro lungo dialogo, non sarà di certo la morte di un prigioniero a cambiare le cose. da quegli accadimenti nei primissimi anni ottanta del secolo scorso, all'agiografia di phyllida law col premio oscar meryl streep, bobby è diventato un'icona e la thatcher colei che ha risollevato le sorti dell'inghilterra sulla pelle di molti. di certo non sarà popolarmente amata . ma l'idea che ci si fa vedendo il film di mcqueen è di come i grandi accadimenti socio-politici(e storici)siano influenzati e composti dai tanti, piccoli gesti più o meno comuni e giornalieri dei tanti. tanti che rimangono nel mucchio. della thatcher basta la voce, di bobby sands c'è voluto il film, delle guardie carcerarie c'è voluto l'inizio e una scena di pulizia politica tra le più memorabili, tremendamente belle e sconvolgenti mai viste sin'ora. ed è vero che si sente la provenienza artistica del regista. il film sembra un'istallazione di un percorso museale a tappe. come nella vita di gesù, nella storia carceraria di bobby sands è successo questo, questo e questo. coinvolgendo i compagni di lotta e le proteste delle coperte e dello sporco e delle botte. coinvolgendo le guardie carcerarie e la loro vita non più privata, ma perciolosamente pubblica, con il rito della colazione e controllare che sotto la macchina non ci sia una bomba. e l'incontro con il prete che non vuole capire perchè non può accettare che non riesca e non possa fare niente. un film teso e rispettoso bello e straziante come la storia che ripercorre e fatto di quadri viventi che rimangono impressi, come l'immagine della moglie della guardia e il tic all'angolo della bocca una volta acceso il motore della macchina. la guardia che fuma mentre nevica. la pietà insanguinata nell'ospizio. l'agonia di bobby sands. una performance di tutto rispetto.

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