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Galantuomini

Regia di Edoardo Winspeare vedi scheda film

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La recensione su Galantuomini

di toni70
4 stelle

Voto: 5,5: Mi dispiace abbassare la media delle valutazioni di questo film ma proprio non mi ha convinto dalla base: l’idea che ne sta alla base mi innervosisce, la sceneggiatura abbastanza prevedibile e alcune eccessive forzature ne fanno un film abbastanza superficiale. Il film trae spunto da una amicizia di vecchio tempo, di quelle che anche se non ti vedi mai per anni, puoi sempre rimanere innamorato, pazienza se le persone sono cambiate e oggi sono arrivate ad essere capoclan di una cosca che ammazza senza scrupoli decine di persone. Un film in cui un giudice apparentemente incorruttibile, innamorato di una mafiosa e corteggiato da una collega, arriva a fregarsene bellamente dei principi e dei valori per cui ha lavorato e vissuto per scoparsi una donna che lui sa essere il peggior cittadino dell’intero Salento. E pazienza se ti ha mentito, pazienza se appena ordinato una strage, pazienza se pensa ai soldi senza occuparsi del figlio (anche qua, tanto valeva non farla sta figura), pazienza se condivide il letto con il boss e il suo scagnozzo; basta averla e sognare un futuro impossibile con lei, anche per un istante. Un film eccessivo nella sua rappresentazione, dalla stragi, all’amore consumato e non, alla poca morale che sottointende, alla regia in alcuni punti buona ma in altre con aspirazioni un po’ troppo alte; eccessivo ma senza giustificazione, almeno nel senso logico del contesto, la scena prima c’è una strage, quella dopo  il giudice incaricato va a letto con mafioso “pentito”. La figura del magistrato, ridotta davvero a macchietta oltre che dal personaggio stesso anche dalla recitazione di Gifuni, ad essere oltremodo di una irritante superficialità: lui va via, studia per combattere il crimine, torna alla sua amata terra e trova i suoi amici d’infanzia e la sua terra oramai corrotti da tanta violenza e cosa si inventa? Che al posto di combatterla e ripulirla si innamora di colei che ne è la causa. Ci fosse spiegato da dove arriva tutto sto amore almeno. Alla fine ognuno andrà per la sua strada, salvando almeno un finale che è l’unica scena davvero degna di nota, finalmente zitti si parlano molto più di prima. Galantuomini è un film furbo, da una parte strizza (troppo) l’occhio al sentimento , dall’altra ci eccita con sparatorie e gangster moderni,  ma  non affronta né l’uno né l’altro, anche se nell’ultima scena ci rivela di cosa avrebbe voluto parlare. Mi è piaciuta la recitazione di Donatella Finocchiaro, molto brava a mio parere e anche Fiorello, nella parte del cattivo con qualche paura è sembrato convincente.

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