La recensione su Il ladro di Bagdad

di emmepi8

8 stelle

Siamo in una produzione Korda, in netta concorrenza del cinema americano, e senza badare a spese, come questo produttore e fratello avevano sempre in mente, e quindi non pienamente indipendente Michael Powell, che dovette accordarsi con altri due registi, non rinunciando mai ai valori di ambientazione, fotografia e fantasia. Questo tema ha dato a lui in mano delle possibilità in cui nessun altro regista sul tema è riuscito più ad eguagliare ed adoperate, ed infatti la maggior parte dei film successivi sono a dir poco scadenti se non ridicoli, dato che il filo che lega la storia è a dir poco suscettibile ed a scadere in diverse situazioni, se non si ha la mano salda ed immaginifica di una regista come Powell. Vedere un film con gli effetti speciali di cui si usa ed abusa oggi e confrontarli con invenzioni sceniche di questo capolavoro, che ho visto in versione originale, è un impari ed inarrivabile giudizio. Powell benché incalzato dagli altri due registi, per scene specifiche e dallo stesso produttore che girò personalmente alcune scene, riuscì a prendere in mano singolarmente il film. I trucchi studiati a tavolino e ricostruiti manualmente con prospettive e ricostruzioni davvero fantastiche, dove si è riuscito a ricostruire dei veri e propri sogni, che solo i cartoni animati di Disney avrebbero potuto fare. Scene che incantano e che inevitabilmente arricchiscono il racconto, alle volte un po' troppo naif anche nella recitazione stessa, vederlo oggi è superato? Una fantasia costruita tutta sul reale, ma poi inquadrata nel sogno del racconto e delle riprese. Be' mi spiace per i realizzatori degli effetti speciali, ma il confronto è proprio a sfavore loro, basta vedere il film per rendersene conto. Il film uscì in contemporanea con Il Mago di Oz e Fantasia, ed ebbe al pari un successo di pubblico clamoroso.