Regia di Rob Reiner vedi scheda film
Film che nonostante sia stato fatto a pezzi dalla critica possiede secondo me quel tocco leggero tipico di Reiner che rende la storia assolutamente brillante.
L'ultimo decennio è stato testimone dell'auge di film a tema malattie terminali, cosa a mio avviso poco sorprendente visti i tempi che corrono. La qualità di tali opere è generalmente (e sfortunatamente) modesta, puntando tutto o quasi sulla lacrimuccia facile del mangiatore di pop corn. Con “Non è mai troppo tardi” anche Rob Reiner, colui che negli anni '80 non sbagliava un colpo e sembrava destinato a diventare il nuovo Spielberg (promesse poi non mantenute), vi si cimenta. Il risultato è un film che seppur fatto a pezzi dalla critica possiede secondo me quel tocco leggero tipico dell'autore che rende la storia assolutamente brillante. Rimarchevoli le interpretazioni di Morgan Freeman e forse ancor più di Jack Nicholson.
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