Regia di Paul Thomas Anderson vedi scheda film
Daniel Plainview (Daniel Day-Lewis) è un petroliere senza scrupoli che lungo il suo percorso non esiterà a compiere le azioni più scellerate pur di dare sfogo alla sua bramosia di soldi e di potere. Paul Thomas Anderson mette in scena un personaggio che grazie al suo egoismo fa terra bruciata intorno a sé: pari all’avidità di Plainview c’è solo il disprezzo che egli prova nei confronti dei suoi simili, che vede solo come rivali e non esita a umiliare in tutti i modi alla prima occasione propizia. L’unico rapporto vero sembra essere quello con il figlio rimasto sordo dopo l’esplosione di una trivella: ma anche con lui il rapporto è destinato a guastarsi, appena vorrà andarsene per la sua strada Daniel non esiterà a insultarlo e a disconoscerlo, buttandolo fuori dalla sua vita. Quella che Anderson rappresenta è dunque una parabola di solitudine: come tutte le persone accecate dal proprio egoismo, Plainview è destinato a rimanere solo. Nelle ultime scene del film lo vediamo riverso sul pavimento della pista da bowling della casa lussuosa che si è costruito, in preda ormai a una follia che si manifesterà da lì a breve nel peggiore dei modi. Il petroliere è un film diretto con grande sapienza registica, portato in alto dalla magnifica e ammaliante interpretazione di Daniel Day-Lewis, che si porterà a casa il secondo dei suoi tre Oscar come migliore attore protagonista, diventando a pieno titolo uno dei migliori interpreti nella Storia del cinema.
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