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Io sono leggenda

Regia di Francis Lawrence vedi scheda film

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La recensione su Io sono leggenda

di bradipo68
6 stelle

Un uomo solo,il suo cane e la poesia silenziosa della città vuota.O meglio brulicante di esseri notturni che si nutrono avidamente di carne umana.Un virus ha sterminato oltre il 90% della razza umana e il resto è diventato cibo per questa genia di mostri incapaci di articolare verbo.La prima parte del film si concetra sulla solitudine del soldato virologo Neville,sulla totale libertà che prova attraversando la città deserta,sui suoi tentativi di caccia ai danni di gazzelle in computer grafica,prende a nolo i dvd e di notte ,quando si barrica in casa cerca di mettere a punto un vaccino per riportare allo stadio umano le bestie che gli danno la caccia.Ora il diverso è lui,ma la sua intelligenza gli permette di sopravvivere e prevalere su questi zombie del nuovo millennio.Nella prima parte il film è notevole:è vero che succede poco ma è anche vero che è perfettamente visualizzato l'alienazione della solitudine,la città vuota è un teatro di posa in cui mettere in scena le proprie schegge di pazzia,i palazzi e le strade vuote sono muti contrappunti a una lotta senza quartiere.La vita di Neville/Smith nel suo one man show è scandita da flashback che spiegano l'antefatto alla vicenda(soprattutto quello che è successo alla famiglia del protagonista),è vivisezionata nei suoi ritmi circadiani,la sua lotta per la sopravvivenza è soprattutto la lotta per rimanere sano di mente in un mondo in cui si sente ultimo rappresentante del genere umano.Come succedeva nei precedenti film tratti dal romanzo di Matheson.Poi il film,abbellito da uno sguardo registico non banale,abdica alle logiche del target commerciale.Irrompono i mostri ,Neville rischia di soccombere proprio quando si mette sul loro stesso piano,mettendo da parte la logica umana in favore di un istinto più animale.E viene salvato da un altra sopravvissuta.La vuota quotidianità di Neville viene sostituita dal tentativo di sterminio.E gli zombie pelati e incapaci di un loro linguaggio insospettatamente (forse anche molto stranamente) si dimostrano anche intelligenti,addirittura gli tendono una trappola simile a quelle che metteva il dottore/virologo.Da qui in avanti il film precipita nell'ovvio e nella retorica nazionalista fino a quella bandiera americana che sventola all'interno di una cittadella fortificata militarizzata tradendo lo spirito e il finale del romanzo.Un peccato perchè Lawrence si dimostra regista interessante dal punto di vista visivo(era efficace anche nell'universo plumbeo e disperato di Costantine) ma a cui manca ancora qualcosa nonostante si avvalga di uno script realizzato da sceneggiatori molto quotati.Ma quel finale ,quel sacrificio cristologico che darà luogo alla salvezza di tutti,sembrano veramente fuori tono rispetto a tutto quello che si era visto,oltre che proditorio verso il romanzo di Matheson.Un blockbuster con un barlume di intelligenza in più del solito ma costretto ad appiattirsi su logiche commerciali....

Su Francis Lawrence

visivamente è regista valido,ma gli manca qualcosa per fare un grande film

Su Will Smith

un efficace one man show

Su Alice Braga

appare verso la fine mente il film precipita

Su Charlie Tahan

vedi sopra

Su Salli Richardson

un cameo

Su Willow Smith

come sopra

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