Regia di Leonardo Pieraccioni vedi scheda film
Solita sceneggiatura 'per famiglie' pieraccioniana carica di cliché sullo sfondo di una Toscana intonsa e uniculturale. Solita interprete femminile pieraccioniana bona ma incapace. Solite battute che ormai conoscono anche i muri. Pessimo.
La carriera di Pieraccioni è un calando costante. Dopo l'esordio, poco più che trentenne, con il carinissimo “I laureati”, è stato tutto un ripetersi di sceneggiature per famiglie (checché tale espressione voglia dire) cariche di cliché interpretate sempre dai soliti quattro amici del bar sullo sfondo di una Toscana pura, pulita e uniculturale. “Una moglie bellissima” non esce da questi binari, buttando li due battutine facili facili per tenere alto il morale, una protagonista bona ma incapace, e via ad aspettare l'immancabile happy end. Inutile. Simpatico cameo del redivivo Carlo Pistarino nel ruolo dell'agente immobiliare.
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