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Into the Wild. Nelle terre selvagge

Regia di Sean Penn vedi scheda film

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La recensione su Into the Wild. Nelle terre selvagge

di ed wood
8 stelle

Un film piacevole, senza dubbio. Gli si possono rimproverare alcuni schematismi della sceneggiatura (la voce narrante della sorella del protagonista spiega in maniera fin troppo esplicita le motivazioni psicologiche che hanno indotto il fratello ad una scelta di vita così insolita; la parte finale, l'incontro con un possibile "nonno adottivo", mi è parsa un po' forzata; il concetto di felicità, slegato dalla costanza delle relazioni umane, viene improvvisamente messo in discussione verso la fine), una speculazione insistita su alcuni luoghi comuni ruotanti attorno al concetto tipicamente americano di libertà (la fuga solitaria dalla prigione delle convenzioni sociali; la critica al consumismo e alla borghesia; l'immersione nella natura incontaminata, lontano dalla nevrosi della città e dalla meschinità della provincia; gli hippies, coi loro caravan colorati e la loro musica; i nudisti etc...), tante parole, spesso pletoriche, e poco spazio (paradossalmente) per la placida contemplazione dei paesaggi mozzafiato della natura americana (all'inizio del film mi era parso per un attimo di rivedere Corvo Rosso di Pollack; in realtà Sean Penn punta più sulla quantità che sulla qualità delle immagini en plein air, proponendoci una entusiasmante carrellata di montagne, fiumi, pianure, ma privandoci del tempo di osservarli e di rimanerne incantati). D'altra parte non so può che restare estasiati da un film che recupera il gusto per l'avventura, per l'erranza, per lo studio del comportamento dell'Uomo al cospetto di Madre Natura, così come è difficile resistere al ritmo forsennato imposto da una regia (e da un montaggio) in stato di grazia. Memorabile l'attore protagonista, adeguato l'accompagnamento musicale/testuale di Vedder che punteggia discretamente la vicenda intervenendo nei momenti cruciali come farebbe il coro in una tragedia greca. Più che un poema metafisico sulla Libertà e sulla Natura, è una ballata (anzi, una rapsodia, vista la struttura narrativa) sulla ricerca della Verità. Da vedere.

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