Regia di David Cronenberg vedi scheda film
Una ostetrica indaga sulla pista tracciata da un diario di una giovane madre russa morta per complicazioni legate al parto. Scoprirà successivamente che dietro si cela qualcosa di ben più losco.
Assieme al precedente A History of Violence (2005) è una delle opere massime di David Cronenberg.
Egli sforna infatti un noir che si ispira ai classici e sorpassa i canoni del genere grazie a pennellate di aggiunte stilistiche personali. Ciò che affiora è la crudele rappresentazione di un sottofondo criminale immerso di violenza, sia recondita sia bestiale.
Cronenberg non lascia nulla al caso e non si risparmia alcun colpo basso ma tutto è essenziale a rendere a pieno la ferrea legge gerarchica che governa la malavita russa, testimoniata da tatuaggi, che sono il simbolo di un passato indelebile e di un futuro nefasto. Straordinario Viggo Mortensen nei panni di un personaggio ambiguo e dal passato oscuro e mai del tutto rivelato e bravissimo anche Vincent Cassel nel ruolo dell'instabile e irrequieto Kirill, omosessuale represso e sottostante ad un padre violento e autoritario
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