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La Iena - L'uomo di mezzanotte

Regia di Robert Wise vedi scheda film

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La recensione su La Iena - L'uomo di mezzanotte

di Baliverna
8 stelle

E' una specie di horror gotico, che però non calca la mano tanto sui suoi elementi tipici, quanto su altre tematiche, come quella delle scienza e dei suoi limiti. Il personaggio del dottore è decisamente ambiguo, e direi anzi che in lui prevale il negativo sul positivo. Ha un culto idolatra verso la medicina ed è disposto a tutto pur di ampliare le sue conoscenze. Il suo interesse è gelido, però, fine a se stesso e completamente svincolato da certe considerazioni a cui un buon medico non può rinunciare. Manca cioè in lui ogni aspirazione ad aiutare chi soffre, a guarire gli ammalati per sollevarli dal peso della loro malattia. Per dire di no a quella bambina ci vuole un cuore di pietra, e se poi accetta di operarla è solo per le pressioni e i ricatti del diabolico Gray (Karloff). Di nuovo, il suo essere contento per il buon esito dell'operazione è un mero auto-compiacimento di carattere scientifico.
Ma è tutto il film ad essere ambiguo, perché la bambina viene guarita grazie al vile omicidio di una ragazza innocente. E' difficile - anche in base alla didascalia finale - stabilire se lo scrittore Stevenson e il regista Wise avvallino o meno le pratiche raccapriccianti di certa medicina. Forse le presentano come una fase negativa dello sviluppo della scienza, che prelude ad altri metodi e maggiori conoscenze. Dietro a ciò, si nasconde l'eterna questione se sia lecito servirsi del male (l'omicidio della cieca) per ottenere un bene. La risposta, secondo me, è senz'altro no, perché a tal guisa si dovrebbero giustificare anche gli esperimenti nazisti su cavie umane e molte altre atrocità.
Per il resto, Boris Karloff è veramente inquietante. Il suo personaggio tormenta e corrompe tutti coloro con cui viene a contatto, tanto che la moglie del dottore lo paragona al demonio. Questa, da parte sua, ha pure il suo lato oscuto, cioè il fascino per il male: mette in guardia il bravo studente dal dottore, perché corruttore di innocenti, ma dichiara di essere follemente innamorata di lui. Anche il servo del dottore è un tipo torbido e oscuro. Gli unici personaggi positivi sono lo studente e la mamma della bambina.
Robert Wise dirige bene, e costruisce alcuni momenti molto suggestivi, come l'esumazione dei cadaveri e la spaventosa sequenza finale (Karloff fa paura da vivo, figuriamoci da morto...). Fatte salve le suddette riserve ideologiche, è un film riuscito.

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