Regia di Juan Carlos Fresnadillo vedi scheda film
Non era facile fare un sequel dell'ottimo "28 giorni dopo" di Boyle, ma nel complesso Fresnadillo riesce a non sfigurare, mostrando un certo talento alla regia, che riesce a costruire delle scene davvero buone, come il folgorante prologo.
A differenza di "28 Giorni Dopo", che iniziava nel bel mezzo dell'epidemia, questo sequel dedica la prima metà del film alla preparazione della seconda ondata epidemica, mostrando la quiete post (e pre)contagio, arrivando poi a mostrare l'esplosione del morbo, dando anche un'idea degli antefatti del predecessore.
Supportato da un buon cast, il film vanta una buona attenzione verso i rapporti umani e una netta negazione dell'happy end, ma presenta un eccessivo dilungamento nella prima parte e perde l'atmosfera cupa del predecessore.
Resta comunque una buona parte di accusa contro il potere e la società.
Voto: 7
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