Regia di Cristiano Bortone vedi scheda film
Mirco (Luca Capriotti) è un bambino come tanti che vive insieme ai genitori in Toscana. Un giorno, da una parete di casa, prende per gioco un fucile appeso al muro. Da qui la tragedia: un colpo parte per sbaglio, Mirco diventerà cieco e sarà costretto ad abbandonare la scuola per chiudersi in un collegio per bambini che vivono nella sua stessa condizione.
Rosso come il cielo è un film tratto da una storia vera - girato da Carlo Bortone con un piglio tra l'autoriale e il documentaristico - efficace nella descrizione di come una persona (qui nello specifico un bambino) può affrontare in maniera costruttiva anche un handicap invalidante come quello della cecità. Mirco, infatti, nonostante la disgrazia improvvisa, riesce ad emergere dalle difficoltà grazie al suo carattere vivace e soprattutto grazie alla necessità di seguire un talento naturale che lo porterà a diventare uno dei migliori montatori del suono del cinema italiano. Il talento è anche energia e volontà di sovvertire le regole: per questo il bambino entra presto in contrasto col direttore cieco dell'istituto che considera le persone che portano il suo stesso handicap destinate a una vita mediocre tesa a soffocare qualunque istinto verso la libertà e la creatività. Tutto questo è raccontato da Bortone senza cercare la lacrima, ma mantenendo il giusto distacco e la giusta prospettiva, facendo arrivare il messaggio in maniera chiara ed efficace. Un applauso a tutti gli attori bambini e in particolare al piccolo protagonista.
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