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La cena per farli conoscere

Regia di Pupi Avati vedi scheda film

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La recensione su La cena per farli conoscere

di marlucche
4 stelle

A me dispiace sempre dire male dei film italiani e non per una questione di campanilismo ma perché penso che magari pupi avati legge il sito di film tv e ci rimane male... insomma non fa piacere se qualcuno ti dice che il tuo film è brutto forte. Poi però penso... ma il Pupi non si fa tanti problemi e propinarci una tale schifezza... e dunque perché io non dovrei esprimere quelo che penso? se non altro nel tentativo che qualcuno si risparmi l'inutile visione, la perdita di tempo e il senso di smarrimento culturale e artistico che ti assale dopo sta cena per farli conoscere. Partiamo dal titolo "la cena per farli conoscere" sottotitolo "commedia sentimentale"... mah... lo devono aver scelto a casaccio tirando da un cesto con dei bigliettini che descrivevano le varie fasi della sceneggiatura (se così si può definire). Passiamo alla trama... un uomo, un attore fallito ha tre figlie da tre donne diverse. Potremmo dire che è una cosa inverosimile ma non è così... chiunque bazzichi un po' di pettegolezzi cinematografici sa che Fanny Ardant ha avuto tre figle da tre uomini diversi (di cui una da Francois Truffaut)e che la compianta Marie Trintignant ne ha avuti ben 4 da tre uomini diversi. Dunque quest'uomo ha tre figlie e manco a farlo apposta sono una più figa dell'altra. Dovendo fare una classifica metterei per prima Ines Sastre, poi la figlia di Placido e per ultima la Incontrada che, sì, è bella ma preferisco le altre due. Dunque l'attore fallito è diego abatantuono che a causa di un tentativo fallito di suicidio riunisce le tre ragazze. Ovviamente le tre, lungi, dall'aver anche il seppur minimo conflitto, sono tutte ciccie ciccie e carucce l'una con l'altra, quello che proprio non gli va giù è sto padre pesante, lamentoso e rompicoglioni. C'è da dire che fanno vite d'inferno per conto loro.. violante sposata ad un feticista dei capelli reduce dai ragazzi della terza C... Vanessa col marito di amanda sandrelli che è fuori di testa e con un amante vecchio (edipo non è un'opinione...) e ines sastre algida con un tocco di dramma di una malattia grave. La sastre giustappunto pensa che la cosa più giusta da fare per uno appena scampato da un suicidio è quella di fargli incontrare una donna... Francesca Neri... che per l'occasione si è data l'ulteriore stiratina e rimpolpatina alla bocca. Diciamocelo... ha un po' esagerato con la chirurgia e secondo me il marito glielo dice: "Ah France'... ma che cazzo stai a ffà!" .
Insomma fanno sta cena e la Neri da di matto e tutto si risolve nell'amara consapevolezza che la vita non è che puoi risolvertela così, con una cena e basta. Poi una voce fuori campo ci dice che Ines guarisce e che poco tempo dopo Abatantuomo muore. Non ci vuole molto per capire che la sceneggiatura è inesistente e poco più di un presupposto per... per... ehm... sì per che cosa?
Per un'interpretazione come quella di Christopher Walken ne "Il cacciatore"?... mmmhh no... direi di no....
Allora forse il presupposto per un'analisi lucida di un certo mondo, della famiglia... ehhh no...direi nemmeno quello...
Ma allora un presupposto per che cosa?
Non è dato saperlo con i dati disponibili... quello che si rileva è che la recitazione è approssimativa... tipo come se io con un gruppetto di amici ci mettessimo con una macchina da presa a dire qualche fesseria senza pensarci... e quindi con una bella parlata strascicata romana dove la "cena" diventa "scena"... dove l'espressività è a livelli di un porno amatoriale ma soprattutto un presupposto per dei dialoghi che sono di una bruttezza ravvisabile solo nel nostro giustamente vituperato cinema italiano. Dialoghi di una banalità sconcertante, con incastonati qua e là "cazzi", "stronza" e altri epiteti a far sembrare tutto più naturale e "vero". Certo però non mancano le citazioni di autori come Germi o Corbucci per dare una connotazione di metacinema del cazzo e di una qualche cultura.'na tristezza. Insomma il film oltre che brutto è inutile, se non fosse per le 3 bellezze femminili (dovrebbero essere quattro compresa la Neri ma mi dispiace.. si è tirata troppo)...
Mio fratello che giudica un film dalla quantità di tette esposte però non gli darebbe nemmeno la sufficienza visto che di tette non se n'è vista nemmeno una. Io nonostante abbia un diverso criterio di giudizio mi devo allineare alla non sufficienza. Anzi mi fa pure incazzare non poco che il cinema italiano debba scendere così in basso, debba essere così inutile, noioso, di troppo. Quindi gli darei uno zero spaccato se si potesse... anzi mi vien voglia di entrare nel mondo dei numeri negativi... Infinito negativo... non so.. antimateria...

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