Regia di Lars von Trier vedi scheda film
Questo film ha ricevuto solo lodi dalla critica e anche dal pubblico: nella sala dove l'ho visto io, molti si sbellicavano dalle risate. Io ho avuto un atteggiamento diverso, diciamo che mi ha lasciato piuttosto freddo. Freddo come il clima della Danimarca da cui il film proviene. Intendiamoci: ho recepito benissimo la "satira brillante dell'astuzia capitalista nell'era del potere di internet" ma...c'e' qualcosa che non mi convince del tutto. Von Trier e' bravissimo nell'indagare il meccanismo di un microcosmo lavorativo per poi stanare i singoli egoismi dei componenti. Ma devo confessare una cosa: io ho una sorta di pregiudizio (vogliamo chiamarlo ideologico?) ogni volta che vedo messo in commedia o in burla i meccanismi CINICI e SPIETATI del mercato del lavoro oggi. Qua viene fatto in maniera intelligente, altrove ("Il diavolo veste Prada") in maniera odiosa, ma il discorso resta quello: il problema e' talmente serio che meriterebbe dal Cinema una risposta ben piu' dura e cattiva (per dire: "Cacciatore di teste" di Gavras mi era molto piaciuto). Il cast e' perfetto, fatta eccezione proprio per il protagonista (l'attore che finge di essere il Capo) che quasi mi infastidisce, come modo di recitare: possibile che i dipendenti dell'azienda lo accolgano e lo riconoscano come "Boss" anche se balbetta e si muove come un impedito? Bah.
Da segnalare il nuovo "giocattolo" (ma le studia la notte??) di Von Trier, quando il Dogma si vede che lo aveva stufato: si chiama "Automavision", ed e' una specie di regia computerizzata.
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