Regia di Francesca Comencini vedi scheda film
La Milano descritta nell'ultimo film della Comencini è decisamente lontana dallo sterotipo che si ha soprattutto dalla descrizione che i mass media fanno del capoluogo lomardo.La Milano da bere di un famoso liquore è un ricordo lontano appassito dal tempo,mentre quella dei locali notturni in cui per entrare devi sborsare diverse centinaia di euro,quella dei ristorantini di lusso all'ombra del duomo o quella delle passerelle su cui donne anoressizzate mettono in mostra vestiti per le tasche di pochi sono contigue a quello che racconta questo film.La MIlano di un certo tipo e status è mossa solo da un imponente massa di denaro,l'oppio che modifica le vite di chi ci viene a contatto,la ragione di rovina per quasi tutti i personaggi principali del film.Non ha nulla di turistico questa citta',è inquadrata dalla sua prospettiva peggiore,quella delle squallide e impersonali periferie ma pure se non funziona tutto cosi'è sicuramente giunto il momento di interrogarsi:che mondo è quello in cui con i soldi compri tutto,sei al di sopra della legge,addirittura compri un figlio per procura?A parte la messe di personaggi negativi che pullula in questo film ci sono alcuni personaggi non cosi'drogati dal vil denaro:il capitano della finanza che pervicacemente da'la caccia al losco faccendiere,la prostituta rumena che cerca un'ancora di salvezza,il professore idealista che vende i propri libri per pagare cartelle esattoriali,l'infermiera che non vuole sottomettersi all'improvvisa agiatezza economica che il marito cerca di regalarle....Per il resto di questa Milano,ma potrebbe benissimo essere una qualsiasi altra citta'ne facciamo volentieri a meno...
bravo
non male e poi è proprio bella
abituato ad altre vesti qui è decisamente bravo
non male
riesce a tenere bene un film corale
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta