Regia di Joon-ho Bong vedi scheda film
Basato sulla vera storia di quello che è considerato il primo serial killer conosciuto in Sud Corea, attivo nella metà degli anni ’80 in una piccola provincia vicino Seul, il film narra le vicende della polizia locale per catturarlo.
Bong Joon-ho ci porta nella corea di metà anni ‘80, quasi al termine di un sistema dittatoriale che dura dal 1972.I metodi addottati dalla polizia del paese sono sconclusionati e anch’essi influenzati dal sistema del regime, dove gli agenti cercano solo di fare bella figura, ed è solo grazie all’intervento volontario di un detective di Seul che le indagini prendono una piega logica.
La regia è raffinata con richiami al noir moderno, completata da una fotografia ben studiata che aiuta ad immergersi nel mistero che la serie di omicidi si porta dietro.
L’evoluzione dei due protagonisti è eccezionale, costruita con minuzia e coerente con gli avvenimenti del film.
Minuzia anche nel dosare la colonna sonora in momenti precisi, molto adatta alle scene e di gran effetto.
Un atipico thriller che vuol essere anche un documento di ciò che era la Corea del Sud in quegli anni, avvincente e con punte di grottesco,il tutto conferisce un unicità all’opera.
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