Tomasz, medico sessantenne, scopre di essere gravemente malato. Sconvolto, inizia a rinnegare i valori su cui si era basata la sua vita e si comporta in maniera cinica e spietata. Ma un film sulla vita di San Bernardo lo conduce a interrogarsi sul senso della propria esistenza...
Un gran bel film, duro e inquietante, seppure nel finale emerge una speranza che per tutto il corso della pellicola viene negata con forza. Splendido il titolo.
«Medice, cura te ipsum» ("medico, cura te stesso") dice Gesù nel Vangelo di Luca (4, 23), poco prima di ricordare che nessun profeta è ben accetto in patria. E quale argomento è più inquietante che vedere un medico che sta morendo di cancro, ben sapendo che non c'è più niente da fare? E se questi non ha fede né più speranza, non… leggi tutto
La morte si schianta sulla vita. L’impatto è comunque violento, anche quando il congedo è graduale ed annunciato. Però il contrasto, per quanto feroce, è solo apparente. Se la vita è la necessaria premessa della morte, la seconda è la naturale conseguenza della prima: anche se esse convivono nel mondo come opposti, in realtà sono solo diversi momenti di un unico, inarrestabile, flusso… leggi tutto
Se appartenete al genere di spettatori che vanno al cinema (o che comunque guardano un film) per sfuggire durante due ore ai problemi quotidiani, questo “La vita come malattia sessualmente trasmessa” non fa per voi. Se siete invece di quelli che amano porsi domande, fare ipotesi, mettersi nei panni dell'altro, allora ecco che il film del Polacco Krystzof Zanussi (trisavolo del Friuli…
Per Gautama l'incontro con la malattia - al pari di quello con la vecchiaia e la morte - fu decisivo per la comprensione dell'esistenza della sofferenza dell'umanità. Anche per il cinema, spesso, le cose van così e…
«Medice, cura te ipsum» ("medico, cura te stesso") dice Gesù nel Vangelo di Luca (4, 23), poco prima di ricordare che nessun profeta è ben accetto in patria. E quale argomento è più inquietante che vedere un medico che sta morendo di cancro, ben sapendo che non c'è più niente da fare? E se questi non ha fede né più speranza, non…
La morte si schianta sulla vita. L’impatto è comunque violento, anche quando il congedo è graduale ed annunciato. Però il contrasto, per quanto feroce, è solo apparente. Se la vita è la necessaria premessa della morte, la seconda è la naturale conseguenza della prima: anche se esse convivono nel mondo come opposti, in realtà sono solo diversi momenti di un unico, inarrestabile, flusso…
I beoti festeggiano. Le pecore e i buoi vanno in chiesa. Anno nuovo vita nuova. Quando la povertà mentale e spirituale umana non ha confini. I pochi senzienti scrivono playlist come questa.
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Commenti (2) vedi tutti
Voto 7. [01.12.2008]
commento di PPUn gran bel film, duro e inquietante, seppure nel finale emerge una speranza che per tutto il corso della pellicola viene negata con forza. Splendido il titolo.
commento di HarryLime