Regia di William Wyler vedi scheda film
L'idea di claustrofobia qui spara forte anche su coloro che non ne tengono conto.
Un film quasi dimenticato ed invece un film da vedere e rivedere, voluto fortemente da Wyler con la scoperta di due attori fantastici, che ebbero risvolti di carriera diversi, ma che qui sono al massimo della loro esplosione.
Qui non siamo nei terreni dei serial killers, Wyler ha fatto una scommessa grossa ed è riuscito a portarla in fondo senza paure di distribuzione.
Mi ricorda il Wyler di Ombre Malesi, lì una mente malata femminile, ma anche Ore Disperate, dove la claustrofobia è d'obbligo.
Il regista ha sempre spaziato nel cinema in lungo ed in largo, ma sempre con operazioni ad alto livello, qui è riuscito a ritagliarsi un ruolo di autore cult che molti non sanno che esiste. I due sceneggiatori che lo hanno aiutato nell'impresa hanno lavorato sodo per rendere il soggetto cinematograficamente valido ed il team ha funzionato alla perfezione.
Un ragazzo vive la sua vita lontano dagli altri per la sua timidezza, fa collezione di farfalle, ma ha anche preso di mira una ragazza caratterialemnte l'opposto di lui e riuscirà ad ingabbiarla in un posto escluso agli altri
Jarre partecipa la meglio
Picolo ruolo
Picolo ruolo
Una rossa e brava attrice, che però non ebbel a fortuna che tutti si aspettavano, i soliti misteri del sistema
Occhi di ghiaccio (fece anche un film con questo titolo) l'attore fu emsso in gioco in mnaiera fulminante, pecacto che si fece prendere da un periodo sbaglaito e salto un bel po' di anni, per poi ritornare in peina maturità
Da questo soggetto, ha saputo trarre il meglio dei problemi di una psiche malata. Una grande regia ed una scelta perfetta dei due protagonisti
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