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Il Caimano

Regia di Nanni Moretti vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Il Caimano

di sasso67
8 stelle

"Il Caimano", quello di Nanni Moretti, non è solo un film su Berlusconi. A meno che a Moretti non interessassero proprio e soltanto gli ultimi dieci minuti del film ed abbia costruito tutto il resto della trama intorno ad essi. Ed in effetti, nonostante la consueta professionalità dell'insieme, la vicenda privata del produttore cinematografico caduto in disgrazia è abbastanza banale. Certo, a far propendere per l'ipotesi che il film non sia "su Berlusconi" c'è la frase pronunciata dal personaggio interpretato da Moretti, quando, in auto, fra una strofa cantata e un'altra, dice che gli italiani non sono interessati a un film su Berlusconi, perché ormai chi ha voluto sapere si è informato, mentre quelli che lo votano è perché non gliene frega niente di chi sia e da dove provenga. Il messaggio, però, è forte ed il finale del film, effettivamente, sconvolgente, specialmente se si pensa che la sceneggiatura ricalca (a parte la molotov lanciata contro il palazzo di giustizia) le frasi realmente pronunciate da Berlusconi in tribunale e in altre sedi.
Ovviamente Nanni Moretti ne approfitta per togliersi qualche sassolino dalla scarpa, come contro coloro (me incluso) che a tutt'oggi rimproverano al regista la sua dura presa di posizione contro il film "Henry, pioggia di sangue" (1986)e contro i critici che ne parlarono bene, fatta in "Caro diario" (1993). Il personaggio di Tatti Sanguinetti interpreta proprio la tendenza di una parte della critica cinematografica (alla Marco Giusti, per intenderci), che oggi rivaluta il trash di tutte le epoche, a dispetto dell'opinione dei loro autori. Oppure se la prende, forse anche in maniera preventiva, pensando proprio al "Caimano", con quei critici che guardano dieci minuti di film e poi lo stroncano a nove colonne, come qui fa l'odioso personaggio interpretato da Cantarelli (che in "Sogni d'oro" stroncava i film di Michele Apicella nei dibattiti), che finisce giustamente punito dal morso delle aragoste.
A giudicarlo oggi, senza più pensare se e a chi farà eventualmente perdere voti, "Il Caimano" resta un film intelligente e coraggioso, ben fatto, con il contributo di alcuni tra i migliori esponenti del nostro cinema odierno (tra gli attori si riconoscono i registi Placido, Virzì, Mazzacurati, Sorrentino e Garrone), il primo, fra l'altro, che porta al cinema senza peli sulla lingua l'anomalia berlusconiana che avvelena la nostra vita politica e istituzionale (anche oggi che fortunatamente il Cavaliere è all'opposizione).
Tra gli attori, Silvio Orlando se la cava egregiamente, anche se risente del fatto che alcune scene (quella della partita di calcio a cinque, quella della gelateria) sono state scritte appositamente per il Nanni Moretti attore. Per una curiosa coincidenza, Luisa De Santis, che qui interpreta la segretaria di Bonomo, nel 1984 interpretò un film, "Sotto... sotto... strapazzato da anomala passione" di Lina Wertmüller, nel quale recitava la parte di un'amica di Veronica Lario, attuale consorte di Silvio Berlusconi.

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