Regia di Fausto Brizzi vedi scheda film
Non è difficile capire le motivazioni del grande successo di “Notte prima degli esami”: si tratta infatti di un dignitosissimo esempio di cinema italiano “medio” che piace molto al pubblico e che, paradossalmente, viene prodotto assai di rado. Il film è gradevole, ben fatto e abilmente costruito per rivolgersi a diverse generazioni di fruitori: gli adolescenti di oggi che possono facilmente identificarsi nelle storie di amore ed amicizia raccontate nella pellicola e i 30-40enni, che sono stati adolescenti proprio nel periodo in esame. Insomma: un film furbetto e un po’ ruffiano che si lascia vedere con piacere, che non cambierà la storia del cinema, ma che nemmeno merita le critiche astiose di chi ama darsi arie da cinefilo. Una curiosità: si è molto parlato di abilissima ricostruzione degli anni ’80, in realtà il film eccede proprio nell’affastellare e sovrapporre canzoni, simboli e oggetti che appartengono a fasi diverse del decennio. Nessun 19enne, nel 1989, avrebbe sulla scrivania un cubo di Rubik (oggetto di moda nel 1982-83) e in NESSUNA festa di ragazzi nel 1989 a qualcuno sarebbe mai venuto in mente di mettere “Noi ragazzi di oggi” di Luis Miguel o il “Gioca-Jouer” di Cecchetto, già all’epoca vero e proprio reperto archeologico e riscoperto solo in tempi recenti nell’ambito del recupero del trash dei primi anni ’80 operato da “Cocktail d’amore”.
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