Espandi menu
cerca
Il giorno dei lunghi fucili

Regia di Don Medford vedi scheda film

Recensioni

L'autore

maso

maso

Iscritto dall'11 giugno 2009 Vai al suo profilo
  • Seguaci 180
  • Post 3
  • Recensioni 830
  • Playlist 186
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Il giorno dei lunghi fucili

di maso
8 stelle

 

 

Western atipico e violentissimo che inizia con una scena d'amore fra moglie e marito che sembra uno stupro e prosegue con uno stupro fra rapitore e sequestrata che sembra una scena d'amore per poi tramutarsi definitivamente in un film d'inseguimento classico con una cura maniacale dei dettagli gore più eccessivi: le carni colpite dai proiettili si squarciano sotto i nostri occhi e i bersagli della caccia all'uomo organizzata da Gene Hackman muoiono fra atroci sofferenze con i nervi che si contraggono spasmodicamente mentre il sangue scorre copioso.

Il regista Don Medford veniva dalla televisione ed oltre al film in questione realizzò per il cinema soltanto "L'organizzazione sfida l'ispettore Tibbs" forse perchè questo suo lavoro venne pesantemente stroncato dalla critica per l'eccessiva violenza ma è in realtà un film avvincente che sviluppa benissimo diversi temi primo fra tutti quello dell'amore che muove i tre protagonisti: Gene Hackman è il vero cattivo della storia ed interpreta il ruolo ottimamente, è un proprietario terriero ricco ed annoiato che possiede la bella moglie come un capo di bestiame che pascola nel suo ranch ma guai a mettergli gli occhi sopra, Candice Bergen è bellissima e dona con naturalezza una certa ambiguità al suo personaggio, Melissa fa la maestrina in un ambiente ostile ed è stanca di essere l'oggetto di un uomo che non ama, è per questo che il rapimento non è solo un atto di costrizione ma anche una via di fuga e il primo passo per innamorarsi di Frank, il suo carceriere analfabeta e violento ma rispettoso di sentimenti come l'amicizia e la lealtà oltre che sensibile alla bellezza, il ruolo è affidato ad Oliver Reed che secondo me dei tre protagonisti è l'anello debole perchè nelle parti recitate dal tono drammatico è efficace e ricalca un po' il personaggio di "Donne in amore" dove soffriva di mal di cuore ma nel film di Russel la storia era ambientata ai primi del novecento in Inghilterra suo territorio naturale mentre qui siamo a cavallo nel New Mexico e non lo trovo molto a suo agio a maneggiar pistole e cavalcar stalloni.

C'è anche il tema dell'amicizia che fuoriesce dalla storia e sembra ancora una volta essere più forte fra i cattivi che fra i presunti buoni, soprattutto fra Frank e Doc uniti fino alla fine mentre i benestanti amici di Brandt sembrano non appoggiarlo più quando si accorgono che il motivo del suo agire non è in realtà finalizzato a riavere la sua donna ma a esercitare il suo potere e appagare un'ossessione morbosa.

Medford perde qualche punto nell'orrenda retro proiezione del dialogo fra Hackman e Oakland sul vagone aperto ma da anche prova di grande controllo del suo film e notevole inventiva nelle scene dell'attacco al canyon e al guado, cesella bene il montaggio in quella del bosco con un cecchino invisibile nascosto fra i frames e in quella successiva che conclude il film: con l'utilizzo di rallenty e dissolvenze sottolinea ancora di più la singolarità di questo film molto interessante e riuscitissimo nel quale tutti i personaggi sono avvolti da un manto di pece nera.

Il titolo originale suona come "Raduno di caccia" ma quello italiano è per me molto più efficace perchè punta l'attenzione sui formidabili fucili che Hackman regala alla sua gang e che poi vengono utilizzati per far fuori Reed e i suoi con un notevole vantaggio visto che colpiscono un bersaglio anche a 700 metri di distanza.

Candice Bergen

Terzo western nel giro di pochi anni e terzo film con Gene Hackman oltre  all'orribile "The Domino Principle" e il bellissimo "Stringi i denti e vai".

Candice Bergen bellissima come sempre è di nuovo in un western violento dopo "Soldato Blu" e il suo screen time con Hackman è davvero ridotto, nonostante ciò dichiarò che nessun altro attore nella sua carriera le ha insegnato di più.

Gene Hackman

Uno dei personaggi più negativi della sua carriera al pari di Rinkin Fitch in "La Giuria" di molti anni dopo.

Brandt Ruger è apparentemente l'eroe della storia che deve salvare sua moglie da un rapimento ma vedendo il film si evince come la sua indole sia infima preoccupato più dal fatto che la moglie possa partorire un figlio bastardo piuttosto che subire violenza.

Oliver Reed

Bravo nell'esprimere l'indole sensibile del suo personaggio ma non troppo adatto a rivestire i panni di un pistolero e a volte va un po' sopra le righe.

Simon Oakland

Come al solito un po' legnoso ma è un attore che ha spalleggiato dei miti del suo tempo come Steve McQueen in molti film.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati