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La collina dei conigli

Regia di Martin Rosen vedi scheda film

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La recensione su La collina dei conigli

di SatanettoReDelCinema
9 stelle

Capita spesso che nel cercare un film o serie televisiva per uno specifico target (più spesso per bambini) ci si lascia convincere da opere che sembrano adatte al target ricercato ma che si rivelano l'esatto opposto di quanto atteso inizialmente.

La collina dei conigli è uno degli esempi più lampanti di questo genere di fraintendimenti, ma anche uno dei film d'animazione più belli ed influenti di sempre.

Pellicola inglese datata 1978, diretta da Martin Rosen, con soggetto l'omonimo romanzo di Richard Adams, autore di altre opere letterarie controverse quanto lo è stato il suo "Watership Down" (titolo originale di La collina dei conigli, qualora non si fosse compreso).

La controversia intorno a questo film animato è sicuramente da imputare nella violenza mostrata, decisamente troppo vivida, dettagliata e matura di quanto ci si aspetterebbe da un cartone per bambini. Infatti questo non è un cartone per bambini, o, quantomeno, non dovrebbe esserlo ma difatti è tutt'oggi ha il bollino "U", che nel Regno Unito indica i film e programmi televisivi adatti a chiunque, senza supervisione di un genitore, anziché un già più adeguato "PG". Situazione simile a quella di una serie animata dotata di molte similitudini con questo film, che forse qualcuno della mia generazione ricorda bene, ovvero Le avventure del bosco piccolo (non quella CAGATA di Happy Tree Friends, come molti potrebbero aver pensato).
Io personalmente da bambino non mi impressionavo con cose simili, ma di sicuro c'è tanta gente impressionabile nel globo terrestre e, soprattutto se sono bambini, ciò è pienamente comprensibile e pertanto penso che il film vada classificato almeno un bollino più in su. Penso che ai bambini faccia bene avere un minimo assaggio già da piccoli riguardo temi come la morte, la violenza, la dittatura ed altre tematiche scabrose affrontate nel film, ma un conto è presentarle in un certo modo e un altro è per come le presenta Rosen, con primi piani e lunga agonia su un coniglio che soffoca in una trappola a filo.
Ciò detto, al di là delle inevitabili controversie, La collina dei conigli è una piccola gemma troppo spesso lasciata in disparte rispetto ad altri capolavori dell'animazione.
Partendo da una trama basilare, cioè il raggiungimento di un Punto B partendo da un Punto A, si assiste ad un'odissea profonda e ricca di tensione dall'inizio alla fine per la presenza incombente di ostacoli di ogni tipo, anche potenzialmente mortali.
I disegni sono favolosi. Il tratto a mano delinea figure semplici ma efficaci, con toni e colori tendenti al cupo che creano un'atmosfera perfetta per le avventure dei protagonisti, ben caratterizzati e riconoscibili. Un tipo di disegno che, nonostante i 40 anni di distanza dalle innovazioni tridimensionali odierne, riesce a non invecchiare, suscitando sempre un certo fascino anche rispetto ad alcuni contemporanei.
La storia scorre che è una meraviglia, pur essendo ricca di contenuto, vicende e morali, restando anche fedele il più possibile alla materia originale, apportando giusto qualche cambiamento minimale.
Ottimi doppiaggio e colonna sonora, con in particolare la splendida "Bright Eyes".
E, ovviamente, un uso della violenza tendente magari all'esagerazione in certi punti ma comunque coerente e maturo e, soprattutto, capace di elevare il film di suo allo status di piccolo grande capolavoro del cinema.
 
Voto: 9/10.
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