Regia di Dario Argento vedi scheda film
Dopo il clamoroso successo de "L'uccello dalle piume di cristallo", il nostro Darione Argento ritorna al cinema con questo suo secondo thriller. Diciamocelo : è una delusione totale.
Ora, prima che i fans del maestro del brivido mi cerchino per abusare della mia persona, ci tengo a dire che questo è un film girato con tutti i crismi. Non è un film brutto.
Tuttavia l'amaro in bocca resta, proprio perchè è inevitabile un confronto con il suo film precedente, senza ombra di dubbio di gran lunga superiore a questo.
Per evitare di essere troppo ripetitivo, vi rimando alla mia recensione de "L'uccello dalle piume di cristallo", per capire cosa ne penso delle sceneggiature e degli attori che Argento adotta.
Ma ritornando al film, è inutile dire che questo film ha più pregi che difetti.
Ad esempio la scena dell'omicidio sotto il treno è magnifica, così come è magnifica la sequenza del cimitero, che fu girata in un cimitero vero. Insomma, Argento dimostra di essere ancora un grande tecnico
Ci troviamo ancora nel periodo buono di Argento.
Per come la vedo io, il suo declino è iniziato negli anni 90 più o meno, fino a raggiungere il suo punto più basso negli anni 2000.
Questo è forse il film meno amato da Argento stesso e meno amato anche dai suoi fans, perchè è un film fatto per sfruttare il successo ottenuto con il primo film, ed è stato girato anche abbastanza frettolosamente, tralasciando molti difetti.
Un thriller, per così dire, "all'americana", con tanto di corsa finale sui tetti. Un thriller che sfigura un pò nella filmografia del buon Dario, proprio perchè la caratteristica di Argento che si evince maggiormente nei suoi film è proprio il fatto di essere un regista europeo, non americano, ma italiano.
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