Regia di Michael Bay vedi scheda film
Pur non rinunciando allo stile fracassone che lo contraddistingue e alle innumerevoli concessioni al politically correct hollywoodiano, Michael Bay regala qui quanto meno una mezz'ora (la prima) di buon cinema.
L'idea di partenza è molto, molto simile a quella del bellissimo romanzo “Never Let Me Go” di Kazuo Ishiguro, ma essendo usciti entrambi nel 2005 credo si tratti di pura coincidenza. Anche perché le due opere prendono poi strade completamente diverse, col film di Michael Bay che dedica un quarto della pellicola a cesellare storia e personaggi e i restanti tre quarti all'azione più adrenalinica, mentre il libro di Ishiguro (che consiglio vivamente) va molto più in profondità. Comunque, per gli standard di mister miliardo Bay quella mezz'oretta descrittiva resta una concessione non indifferente all'intelligenza del pubblico. Ma anche la parte centrale del film, pur se fracassona e demolitrice come ci si aspetta dal regista in questione, offre quanto meno un montaggio meno maniacale rispetto alla sua serie “Transformers”, e i due giovani interpreti offrono grandissime prove attoriali. Molto umane anche nei momenti più puramente action. Detto ciò non si può comunque sorvolare sugli eccessi (la caduta dal miliardesimo piano di un edificio, insieme peraltro a un elicottero in fiamme, e i due completamente illesi grazie a... una rete, ad esempio), sulla pletora di pubblicità più o meno occulte, sulle svariate incongruenze narrative, e ovviamente su un finale hollywoodiano nell'accezione peggiore dell'aggettivo.
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