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La ragazza dei lillà

Regia di Flavio Mogherini vedi scheda film

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La recensione su La ragazza dei lillà

di LIBERTADIPAROLA75
7 stelle

Appassionato di storia etrusca è ossessionato da una ragazza che potrebbe essere la reincarnazione di una principessa amata secoli prima.

Durante il furto di beni preziosi, in un Museo dedicato alla Storia degli Etruschi, sito in una località nei pressi di un lago in Toscana, viene ucciso il custode. L’amante di un ex tombarolo (ed esperto di storia antica), pensando che il compagno sia implicato, prova a trovargli un alibi. Lui non c’entra niente, comunque porta alcuni oggetti in suo possesso presso un antiquario e ricettatore e lo avverte che gli autori del furto potrebbero mettersi in contatto con lui. Intanto è in arrivo un team di archeologi svedesi superaccessoriati. E poi c’è la bellissima figlia tredicenne del cugino di un suo amico (ma lo chiama zio e non cugino!) e collaboratore, che prova a sedurlo, e potrebbe essere la reincarnazione di una nobile etrusca, Tannia, (del quale porta quasi lo stesso nome, Tanya) rappresentata da una statua del quale l’uomo (Larth, anch'esso dal nome di un re etrusco) è ossessionato…

 

 

Curioso mix di cinema avventuroso, giallo, thriller, horror ed erotico lolitesco, con un protagonista che ricorda il Martin Mystere dei fumetti Bonelli e una trama che ha come particolare difetto il fatto che, a volte, non sa quale filone (dei tanti che propone) seguire e come principale merito una suggestione visiva e una malinconia latente. Realizzato per pubblicizzare i luoghi culturali della zona nell'anno della Celebrazione della Civiltà Etrusca, offre magnifiche location (tra queste: Città di Castello, Castello Bufalini a San Giustino, Abbazia di San Galgano, Siena, info a cura del Dizionario del Turismo Cinematografico). Ha avuto una limitata distribuzione d’Essai nelle sale. Epilogo un po’ banale. Qualche scena abbastanza scioccante (tipo la mummia che si scioglie) è merito della bravura dell’effettista Alvaro Passari. Brigitta Boccoli, all’epoca delle riprese davvero tredicenne ma ne dimostrava una ventina, potrebbe mettere a rischio di pedofilia le coscienze dello spettatore. Flavio Mogherini, padre della politica Federica, è stato un regista discontinuo ma dalla filmografia curiosa.

 

 

 

Recensione scritta da Davide Lingua, Dizionario del Turismo Cinematografico, Verolengo, Wikipedia.

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