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A Hero Never Dies

Regia di Johnnie To vedi scheda film

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La recensione su A Hero Never Dies

di alan smithee
8 stelle

FEFF's DIAMONDS - GELSO D'ORO ALLA PRIMA EDIZIONE DEL FAR EAST FESTIVAL - UDINE 1999

Jack e Martin sono i due esponenti più efficienti e temuti di due band mafiose che si contendono da anni i trafifci illeciti in Hong Kong. Consci entrambi del rispettivo valore, i due sono rivali acerrimi, circostanza che non esclude un mai ufficializzato rispetto reciproco e "di categoria" che motiva certi duelli fantasmagorici che li vede impegnati in sparatorie mozzafiato e inseguimenti/scontri in auto.

Il giorno in cui lo scontro è motivato da interessi economici impellenti e contrastanti, dalal sparatoria entrambi ne rimangono gravemente feriti, salvati in extremis dalla lungimiranza delle rispettive compagne, pure esse conoscenti e rispettose una dell'altra, ma "amiche mai", come intonerebbero in coro Mina+Vanoni.

Ne usciranno malconci entrambi, soprattutto Martin, privato degli arti inferiori e costretto a muoversi su un carretto a quattro ruote come un mendicante, mentre il suo rivale impegnato a prendersi cura della sua donna, rimasta gravemente devastata al volto a seguito della lotta senza quartiere.

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Il film, epico e circondato da musiche suadenti che si autocitano attraverso i mille personaggi che popolano la scenografia tra interni fumosi di bar (la bottiglia di vino contesa che non verrà mai aperta per una questione di principio) e esterni in giardini di ville esotiche, inizia fracassone, ironico, tutto sfide e sparatorie, per volgere al drammatico, fino a divenire un melò affascinante, studiatissimo e calcolatissimo, che cita Leone, distinguendosi per una regia magistralmente effettata, da lasciare ancora oggi sbalorditi.

Un gioco, certo, che tuttavia suggella ed esalta il valore ed il sentimento genuino di una amicizia virile che esite, anche se non può essere ufficialmente contemplata o suggellata nemmeno da una stretta di mano.

Raccontare nel dettaglio le singole sfaccettature significherebbe arrecare danno al piacere visivo che potrà provare chi ancora deve affacciarsi ad affrontare questo che è forse il film più noto del prolifico e talentuoso cineasta cinese Johnnie To (classe 1955).

Nel ruolo dei protagonisti, l'impulsivo e ferino Martin è interpretato dalla star cinese Sean Lau Ching-Wan, mentre il più riflessivo e compassato Jack è impersonato dall'attore cantonese Leon Lai, noto anche per Angeli Perduti di Won Kar-wai, e Seven Swords di Tsui Hark.

 

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