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La squadriglia dell'aurora

Regia di Howard Hawks vedi scheda film

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La recensione su La squadriglia dell'aurora

di MVRulez
7 stelle

Prima di "Arcipelago in fiamme", meglio di "Arcipelago in fiamme". Questo è stato il mio primo pensiero una volta terminata la visione di The Dawn Patrol ("La squadriglia dell'aurora" in italiano), film del 1930 diretto da Howard Hawks, che tredici anni dopo, nel 1943, avrebbe diretto un film simile a questo, ovvero il ben più famoso "Arcipelago in fiamme" ("Air Force" in originale). Entrambi, infatti, sono film di guerra (la pellicola del '30 è ambientata durante la prima guerra mondiale ed ha per protagonisti gli inglesi, mentre quella del '43 è incentrata sulla Guerra del Pacifico, ovviamente raccontata dal punto di vista degli americani) ed entrambi hanno per protagonisti degli aviatori che si destreggiano in spettacolari battaglie aeree. Mentre Air Force è essenzialmente un film propagandistico, girato proprio pochi anni dopo la ferita subita dagli americani nel dicembre del 1941 a Pearl Harbor, e che per questo motivo esprime quella voglia di rivalsa dei valorosi americani contro il nemico giapponese (in maniera anche ben fatta se vogliamo, ma che personalmente, visto oggi, mi ha entusiasmato fino ad un certo punto), "The Dawn Patrol", invece, è una pellicola che ha l'intento di compiere una riflessione ben più seria ed amara sulla guerra. A rigor del vero, va detto che per il film del 1930 questo è stato possibile anche perchè la Grande Guerra si era ormai conclusa dal 12 anni, e di conseguenza era possibile ragionare sul rapporto tra guerra e l'uomo in una determinata maniera, che invece non era naturalmente possibile per Air Force; infatti il film del '43 ha l'attenuante di essere stato girato in uno dei periodi più caldi della seconda guerra mondiale, motivo per cui doveva rispondere a ben altre esigenze. Nonostante tutto il film sembra presentarsi proprio come una sorta di invito e di incitamento alla guerra, a causa di una didascalia iniziale che esalta tutti quei giovani entusiasti che accettavano di mettersi al servizio (e di morire) per la patria. In realtà questa didascalia suona quasi come uno scherno, una beffa, visto che poco dopo il film non perde tempo a deprecare questa situazione, purtroppo verissima, per la quale milioni e milioni di giovani partivano colmi di entusiasmo, anche volontariamente, per la guerra convinti di ottenere gloria e fama attraverso degli atti di eroismo cavallereschi: ma ciò che poi finivano per ottenere effettivamente era soltanto una morte ignominiosa e priva di gloria. Questa è la tematica che il film affronta attraverso le vicenda di Dick Courtney (Richard Barthelmess), che inizialmente appare sdegnato e decisamente ostile al suo maggiore e alla maniera con cui quest'ultimo manda a morire diversi giovani aviatori inesperti in quelle che per loro sono delle vere e proprie missioni suicide (il maggiore in realtà ne è consapevole ed affoga i suoi sensi di colpa nell'alcool), ma ben presto, diventato a sua volta maggiore, si renderà conto che tali decisioni non dipendono da lui, nè dipendevano dal suo predecessore, ma da ordini imperscrutabili che provengono "dall'alto". Questo è il dramma dell'abile ed esperto aviatore Dick, che però verso il finale cercherà e troverà un riscatto contro questo schema inumano. The Dawn Patrol è quindi un film dal messaggio pacificista, capace di demistificare la guerra ed ogni possibile attrattiva che questa potesse avere: peccato solo che negli anni '30 il mondo non lo ha voluto capire. Mi sembra opportuno elogiare brevemente il film anche per il suo apparato tecnico, in particolare per quanto riguarda il sonoro, davvero notevole per l'epoca (basti pensare al sollievo o alla tensione che il rumore di un aereo fuori campo è capace di creare), ma anche per quanto riguarda l'utilizzo delle inquadrature (soprattutto quelle dall'alto verso il finale, capace di conferire una potenza incredibile all'impatto delle bombe sganciate dall'aereo) ed il montaggio: tutti elementi che mettono in evidenza il talento cristallino di Hawks, che all'epoca aveva poco più di 30 anni, in quello che uno dei migliori tra i suoi primi film.

 

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