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Harakiri

Regia di Masaki Kobayashi vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Harakiri

di luca826
10 stelle

VOTO 9 RIGOROSO (Tv 14 Novembre 2010) "L'onore dei samurai è una farsa!" tuona Tsugumo/Nakadai, ronin disperato a caccia di vendetta, all'apice di un magnifico racconto circolare, iniziato e terminato con splendide carrellate nel palazzo del signore di Ivy, prima e dopo la resa dei conti. Kobayashi controlla magistralmente la grande sceneggiatura dialogatissima di Mashimoto, grazie ad uno stile geometrico ed inesorabile nel mostrare la sofferenza sia fisica che psicologica (primi piani allucinanti, scene violentissime) e con dei personaggi interpretati alla grande da una squadra di attori in stato di grazia. Ieratico e contemplativo "Seppuku" è un capolavoro sia nella messinscena che nella riuscita del messaggio d'autore, ipercritico verso ogni tipo di convinzione o regola sociale che ingabbia le esistenze umane, assoggettandole ad un potere precostituito opprimente e autoritario. Come scordare poi alcune sequenze come il duello nella pianura di Gojin-In (uno dei migliori della storia del cinema) e il gran finale, preparato ad arte attraverso l'uso calibrato dei flash-back e del ribaltamento dei punti di vista. Noi siamo Tsugumo, pretendiamo la vendetta e lui è un grande eroe perdente, dolente, lucido, in evoluzione psicologica per tutta la durata del film, la sua non è solo una vendetta è anche una realizzazione interiore. Ma quel finale di un pessimismo senza speranza, con l'idolo della casata che ci osserva impassibile e il signore di Ivy che ripulito il palazzo dal sangue della battaglia ordina di non far trapelare nulla all'esterno di quello che è successo, ci lascia senza fiato simboleggiando una visione cupa delle reali possibilità di emancipazione dell'uomo. Un film rigoroso e indimenticabile.

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