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The Village

Regia di M. Night Shyamalan vedi scheda film

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La recensione su The Village

di hallorann
4 stelle

Negli Stati Uniti fanno alla svelta a dare facili etichette a giovani registi come nuovi maestri di un genere cinematografico. Succede nel thriller, nel ’97 a D.Fincher con SEVEN e nel ’99 a M.Night Shiamalan con IL SESTO SENSO, va detto a scanso di equivoci che entrambi sono dei film di buona fattura e molto ben girati, ma da qui a considerarli i nuovi Hitchcock ce ne passa. Sia Fincher che Shiamalan hanno disatteso le promesse già dalle successive pellicole. Per esempio nel 2004 il regista di origine indiana gira THE VILLAGE, ambientato in una comunità rurale ottocentesca isolata dal mondo e circondata da una foresta popolata di mostri delimitata da enormi pile di fuoco e per questo motivo inaccessibile ai suoi abitanti. Essi ligi alle rigide regole imposte dal capo del villaggio e dai suoi membri anziani in accordo con le misteriose creature non devono assolutamente oltrepassare i confini del bosco. Tre giovani del luogo, la non vedente Ivy, l’introverso Lucius e il matto Noah, in seguito ad alcune circostanze ne violeranno le barriere materiali e morali. THE VILLAGE ha una forte componente teorica riassunta da questo microcosmo di persone convinte di proteggere l’innocenza dei giovani e il loro piccolo mondo “perfetto” fatto di pace e serenità fermando il tempo e agitando lo spauracchio di fantomatiche presenze oscure fuori dai limiti predisposti. Il film ha vari livelli di lettura, nella severità delle regole vigenti nel villaggio c’è il desiderio di non violenza, di protezione e di chiusura verso l’ignoto e il mondo moderno e globalizzato di oggi, può anche essere considerato una metafora sulla cieca obbedienza alle credenze religiose. Il risultato finale, nonostante i suoi nobili e ponderati intenti, delude e lascia quasi indifferenti forse proprio per la troppa carne messa a fuoco, incerto tra thriller e film storico, il primo genere non provoca né spaventi né sussulti particolari, il secondo convince di più dando però la conferma di un’opportunità sprecata nel suo insieme. Peccato, soprattutto per il cast composto da un ritrovato W.Hurt, la contenuta e quasi irriconoscibile S.Weaver, la delicata B.Dallas Howard e l’inquietante J.Phoenix, fuori parte invece A.Brody.                                         

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