Regia di Steven Spielberg vedi scheda film
Tom Hanks e Spielberg vincono la loro scommessa: creare un film emozionante e ricco, che sappia coinvolgere e non cadere nel banale, il tutto all'interno dell'aeroporto JFK di NY.
Vicktor (Hanks) mostra subito la sua eccezionale sensibilità, mettendosi in gioco e guadagnandosi la fiducia di chi impara a conoscerlo. Mostra la sua determinazione e la sua forza di volontà, senza piegarsi mai, senza però perdere nemmeno la sua dignità. Riesce anche a sentire l'amore, verso una hostess (Zeta-Jones) che, pur forse volendo ricambiare, si rende conto che non è all'altezza di un uomo tanto virtuoso e saldo. Il film è toccante e verte su una promessa, per altro molto leggera, fatta da Vicktor al padre prima che morisse. Gli eventi accadono con i ritmi tipici degli aeroporti: veloci alle volte, in attesa (anche lunga) alle altre. Una nota di realismo da me molto apprezzata. Film degno di nota, grandissimo regista, superba interpretazione di Hanks e ottima Zeta-Jones.
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