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La casa dei 1000 corpi

Regia di Rob Zombie vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su La casa dei 1000 corpi

di zombi
8 stelle

comprato dagli states il dvd e speso abbastanza per restare qualche tempo senza comprarne più e mai visto. e così dopo queste edificanti imformazioni, mi accorgo che trattato come fondo di magazzino, come fecero del resto con HENRY, PORTRAIT..., LOST HIGHWAYS o FUNNY GAMES tutti e tre visti in sale deserte e d'estate, ecco arrivare il famigerato film di rob zombie. naturalmente mi ci sono precipitato, scapicollato. il film mi era stato ammantato di un'aura maledetta, che purtroppo non ho riscontrato. forse merito di ipotetici tagli inferti a danno del gore o dello splatter, che in effetti non abbonda. forse merito del disgraziato doppiaggio che non mi è piaciuto per nulla. forse invece merito di un eccessivo amore da parte del neo-regista, nei confronti di un cinema che non esiste più. nonostante la mezza delusione il film di zombie rimane però un film da dito all'insù, perchè comunque non è il solito vero scarto di fine stagione prevedibile e scontato. vedendolo vien da dire che zombie se l'è girato e fatto come intendeva farlo. del resto la LION'S GATE non avrà di certo creduto di farci dei soldi. un pò come la asia argento di quell'orrendo pastrocchio di SCARLET DIVA. I MILLE CORPI non è nemmeno paragonabile alla bruttura di DIVA, ma con il film della argento condivide l'anarchia di girare ciò che si vuole e come lo si vuole. l'amore per un film come TEXAS CHAINSAW MASSACRE è palpabile. anche un deficiente si accorgerebbe del tributo e del debito. se non è più possibile parlare di un certo disagio giovanile, imputabile ad anni di watergate o vietnam o di complotti interni alla TRE GIORNI DEL CONDOR, si può tornare a parlare di rancori e turbulenze intestine. non c'è possibilità di confronto, ciò che non si conosce non si cerca di conoscerlo. lo si elimina, espellendolo dal corpo come una scoreggia rancida. quando otis si mette addosso il viso scuoiato del padre di una delle vittime, non si ha quel colpo che si aveva la prima volta che si vedeva leatherface. sembra che zombie ne sia stato consapevole. non si può ripetere uno sciocco tale, nemmeno a distanza di tanti anni, nemmeno con i ragazzini di oggi. però i ragazzi che adorano i film malati come TEXAS CHAINSAW non possono che accorrere al freakshow messo su da zombie e guardare con rispetto. perchè nonostante tutto se ogni tanto si sorride, lo si fa consapevole che subito dopo dovrebbe esserci il prossimo colpo disturbante, secondo una legge che deodato dice di aver imparato da corbucci. e deodato ne sa qualcosa. ci ricordiamo di essere negli states, la più grossa potenza militare, ora che la russia è crollata su se stessa, e siamo in his very deepest heart, così profondo e così scuro che i fratelli massacrano i fratelli, come nella grande guerra civile, dove il nemico non era esterno, ma erano i fratelli, gli amici, i padri, le famiglie. i cittadini che vanno in giro per le strade blu alla ricerca di stranezze appartenenti ad un mondo che nei circuiti urbani non sono nemmeno più leggenda. ci aggiriamo per cunicoli ricolmi di cadaveri, vecchi di anni, di chissà quali ricordi, quali guerre. fuggiamo ad un'orrenda manipolazione chirurgica grande e grossa come un lottatore di wrestling, per riaffiorare dalla terra in pieno giorno e ricadere nelle mani dei nostri carnefici. forte perchè il dottor satan ricorda un pò anche il freudstein di fulciana memoria. non c'è scampo, ad avvicinarsi alle dicerie come i tre ragazzi della strega di blair, si finisce per esserne vittime. nessuno ci crede, il cuore della nazione è talmente grande e si finisce a far parte di file di persone scomparse e mai più ritrovate.

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