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La porta del sole

Regia di Yousry Nasrallah vedi scheda film

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La recensione su La porta del sole

di Mattafix80
8 stelle

La storia di due generazioni di palestinesi, in due parti. Nella prima (La partenza), all'epoca della formazione dello stato di Israele, la vita di Younès e della moglie viene sconvolta dall' occupazione israeliana. I numerosi episodi di violenza e spargimento di sangue costringono molti palestinesi all' esilio in Libano. Younès diventa un combattente clandestino.
Nella seconda parte (Il ritorno) siamo ai giorni nostri. Younès è in ospedale, ridotto in stato vegetativo. Suo figlio lo accudisce, e per stargli vicino ripercorre la storia dell' esilio del popolo palestinese (la prima parte era un lungo flashback). Younès non è cosciente, il figlio non può parlargli, ma li unisce la nostalgia della terra di origine, e il desiderio di recuperarla.
Oltre il passato mitico c'è la dura realtà del presente, fatta di soprusi e di episodi di violenza: il figlio di Younès ama una ragazza, che deve subire le angherie del marito violento. Per liberarsene lei gli spara, e per questo verrà trucidata a colpi di mitra.
Il regista è egiziano e ha lavorato con Youssef Chahine. Sceglie di raccontare questi fatti con uno stile da fiction, e infatti il film è un lungo sceneggiato. La scelta è inconsueta ma giusta, perchè la narrazione è abbastanza efficace, e riesce a esprimere lo stato d' animo di un popolo oppresso e costretto all' esilio in terra straniera, e la difficile convivenza con gli israeliani e con i libanesi, attraverso scene e situazioni narrative da racconto popolare.

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