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Salvador Allende

Regia di Patricio Guzmán vedi scheda film

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La recensione su Salvador Allende

di chaplin77
8 stelle

Qualche reminiscenza di studi di storia contemporanea su Salvador Allende, politico cileno e Presidente di questo Paese dal 3 novembre 1970 fino alla destituzione violenta e uccisione a seguito di un colpo di stato militare, avvenuta l'11 settembre 1973. Con la visione del documentario di Patricio Guzmàn tutto mi diventa più chiaro,la vicenda personale e politica di questo uomo,medico,uno del popolo,mi appassiona e mi fa riflettere. La voce fuori campo del film dice che la campagna elettorale di Allende è durata 20 anni, Salvador ha girato con il treno tutto il Cile ed è andato casa per casa a parlare con le persone. Alcuni uomini del suo staff ricordano che era instancabile e che col tempo tutti cominciarono ad amarlo ed acclamarlo. Il vecchio sindaco di Valparaíso(la città natale del Presidente) diceva che egli non era un marxista-leninista,ma un socialista che non aveva mai inserito "la dittatura proletaria" nel suo programma politica, anzi credeva molto in un governo democratico basato sul lavoro, sull'uguaglianza e su altri valori della democrazia. Una parte particolarmente significativa del documentario è l'intervista all'allora ambasciatore americano che racconta con agghiacciante cinismo i metodi della Cia. Il presidente degli Stati Uniti Nixon era infuriato per la vittoria di Allende e cercò in tutti i modi di far cadere il suo governo fino ad arrivare al Colpo di Stato dei militari con l'appoggio degli stessi americani. Alla fine venne insediato il generale Augusto Pinochet che instaurò una feroce dittatura durata 17 anni. La struttura narrativa di "Salvador Allende" è semplice e tutto viene raccontato con trasporto attraverso le immagini di repertorio, le interviste dei suoi stretti collaboratori, della gente comune (operai, ferrovieri,...), poi i murales, i luoghi che venivano ripercorsi da Guzmàn con emozione. Toccante lo stralcio audio del suo ultimo discorso: "Viva il Cile! Viva il popolo! Viva i lavoratori! Queste sono le mie ultime parole e ho la certezza che il mio sacrificio non sarà vano. Ho la certezza che, per lo meno, ci sarà una lezione morale che castigherà la vigliaccheria, la codardia e il tradimento.» Il regista chiude con la poesia di un poeta cileno che descrive una società in cui il vergognoso golpe non sia mai avvenuto ("la storia che torna sui propri passi", oserei dire ), con Allende ancora presidente del Cile . I politici di oggi (soprattutto i nostri) dovrebbero imparare molto da questo uomo straordinario che ha portato avanti un progetto veramente rivoluzionario.

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