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Gli orrori del castello di Norimberga

Regia di Mario Bava vedi scheda film

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La recensione su Gli orrori del castello di Norimberga

di alan smithee
6 stelle

Peter Von Kleist discende da una antica famiglia nobiliare di Norimberga, risultando peraltro anche erede di un famoso castello che si staglia tetro sulle alture circostanti la città. Un bel giorno il ragazzo si convince a far ritorno in loco, invitato dallo zio, per prendere visione del famoso immobile, oggetto di studio e di un’opera di restauro da parte di studiosi, nonché meta turistica per eccellenza a causa della tetra leggenda che circonda la storia del palazzo, legata al suo vecchio proprietario, il sanguinario barone Otto Von Kleist, uomo spietato nei confronti dei suoi avversari, assassino senza scrupoli nei confronti dei suoi nemici od oppositori, che faceva impalare sulla torre del castello, in modo che lo spettacolo fosse visibile attraverso tutta la vallata.

Con l’aiuto di una avvenente ricercatrice ed archeologa di nome Eva, Peter, in possesso di una carta contenente strani rituali utili a riportare in vita il leggendario, spietato personaggio, finirà davvero per riportarlo in vita, mettendo in pericolo se stesso e tutte le persone in qualche modo legate a quel tetro e sinistro luogo di attrazione.

Pur fuori tempo massimo dai migliori tempi dell’horror gotico, di cui il regista fu autore per eccellenza, Mario Bava si rende artefice di un horror tutto italiano, ma dal respiro e dalle ambizioni internazionali, in grado di suscitare suggestioni e attimi di genuina tensione.

Interessante il cast che Bava è riuscito a far suo, con la star internazionale Joseph Cotten un po’ incastonata a forza per risultare il perno centrale di tutto il mistero.

Gli fanno da ottimo corollario l’avvenente Elke Sommer, e un Massimo Girotti un po’ maturo per fare il padre di una bimbetta alquanto invischiata nel mistero del ritorno del sanguinoso e vendicativo proprietario del maniero. 

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