Regia di Jerry Lewis vedi scheda film
Lewis lo dobbiamo affrontare con uno sguardo limpido e discreto perché si riesca ad entrar in sintonia con il suo umorismo, ma anche con la sua carica ironica e cinica di osservazione, che spesso viene malamente ricordata dallo spettatore, che si lascia prendere dall’aspetto più esteriore della comicità mimica, che spesso sembra fine a sé stessa. Il comico ha bisogno di una rilettura diversa, e, se uno ci riesce, si scoprono dei veri gioiellini, soprattutto quelli in cui è intervenuto come autore, ma anche come regista. Qui affronta l’argomento spinoso di una critica profonda al sistema Hollywood, non risparmiando nessuno e niente, ma sempre con la grazia di un racconto comico, ma che non tralascia nessun aspetto da mettere alla berlina, ad iniziare con i trucchi cinematografici, agli attori cani coperti da produttori compiacenti l’attrice che deve essere doppiata, e fraintesa dal pubblico per la rappresentazione estetica programmatica, che viene proposta. Un film esilarante, non molto conosciuto, ma da non perdere se si ha l’occasione.
divertimento, ma non solo
scritto e diretto bene
chi lo può sostituire?
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