Regia di Sofia Coppola vedi scheda film
Il secondo lungometraggio di Sofia Coppola è un film intimista, fatto di atmosfere e di sensazioni traslate in racconto cinematografico
La Cineasta di New York basa dalla sua sceneggiatura di circa 70 pagine un film che racconta l’incontro di due anime perse, non solo nella disorientate Tokyo ma smarrite a livello esistenziale.
Sia per l’attore in declino Bob Harris(Bill Murray) che per la giovane Charlotte(Scarlett Johansson) l’impatto nel trovarsi in un mondo per loro “alieno”(quello giapponese) funge da catalizzatore alla perdita delle loro certezze e convinzioni sulle proprie scelte di vita.
La Coppola riesce a rappresentare alla perfezione lo stato d’animo dei due protagonisti:Il film vive di atmosfere, di silenzi e sguardi, e i dialoghi sono incasellati al punto giusto.
Si aggiunge poi il piglio comico di Murray. L'attore in ottima vena interpretativa aggiunge sfaccettature di gran rilievo al suo personaggio, riuscendo a conferirli un carisma del tutto particolare.
La Johansson neanche maggiorenne mostra un maturità sorprendente, perfetta per e nella parte, regala uno dei suoi ruoli a mio avviso più riusciti, sicuramente tra i miei preferiti.
Un film che racconta di solitudini che si incontrano e della nascita di una storia di amore fuori dai generi. Una regia bilanciata che riesce ad imprimere al film un atmosfera malinconica e speciale coadiuvata da una selezione di musiche dalla quale ogni traccia va a calzare a pennello con le sequenze visive.
Voto:10
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