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Lost in Translation

Regia di Sofia Coppola vedi scheda film

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La recensione su Lost in Translation

di noodless94
8 stelle

La folla: quella mostruosità molteplice che, presa un pezzo alla volta, sembra uomini, ragionevoli creature di Dio; ma, confusa insieme, fa una sola grande belva, un mostro più tremendo dell’Idra.

(Thomas Browne)

 

Immersi nella caotica e frenetica Tokyo, due statunitensi, Bob, divo della televisione, e Charlotte, giovane ragazza laureata in filosofia, si ritrovano a vivere una storia d'amore delicata, vera e viva, senza il bisogno di tramutarlo in passione. 

Entrambi vivono un vuoto esistenziale dovuto a vari motivi. Bob, che si trova in Giappone per girare uno spot su un alcolico giapponese, non è più capace di sopportare la sua vita precedente, fatta di pressioni, doveri, di opportunità che potevano essere ma che non lo sono state: 

- Mi hanno dato due milioni di dollari per questo spot. Potrei girare un film, ma spreco il mio tempo qui.

 

Come gran parte degli uomini vive una crisi di mezza età, che lo ha condotto in un limbo da cui non riesce più a uscire. Sente lontana la moglie, il suo mestiere, le sue passioni. Nell'immensa Tokyo, dove le masse si muovono incontrastate, Bob cerca e trova quella figura che gli mancava: qualcuno che fosse in grado di ascoltarlo, di lasciarlo parlare e di capirlo. 

Probabilmente stai solo attraversando una crisi di mezza età Hai già comprato una Porsche? (Charlotte)

 

Come Bob, anche Charlotte vive un periodo di crisi. L'assenza del marito, impegnato e famoso fotograto, e le amicizie di quest'ultimo, sono per Charlotte un incubo da cui non è in grado di svegliarsi. La massa che la circonda le mette paura; debole e spaventata, cerca qualcuno che possa aiutarla, una figura a cui aggrapparsi in questo momento per lei così difficile. 

 

Ed è così, in un ascensore pieno zeppo di persone simili, che Bob e Charlotte incrociano i loro sguardi per la prima volta.

Il loro è un incontro casuale, che pian piano comincia a diventare una splendida abitudine. I due, più volte, si incrociano e scambiano parole nel bar. Sembra che la confusione che li circondi si sia cristallizzata, che il motore del mondo siano diventati loro due, i loro sguardi imbarazzati, i loro silenzi ingombranti. 

 

Dal disordine e dalla confusione cercate di tirare fuori la semplicità.
(Albert Einstein)

La verità si ritrova sempre nella semplicità, mai nella confusione.
(Isaac Newton)

 

Ed è così, che dalla confusione delle loro vita, nasce qualcosa di vero, di profondo, di reale. Un amore fatto di ascolto, di comprensione, di reciproco aiuto. Passo dopo passo, mano nella mano, i due fuggono dalla realtà, dalla vita quotidiana, schivando le macchine, la curiosità della gente, preferendo la voglia di non essere visti, di rimanere anonimi, isolati. 

Bob e Charlotte rappresentano le persone che fuggono dall'anonimità della massa, per vivere una loro anonimità, dove ognuno è per l'altro fondamentale. 

 

« Finalmente Zeus ebbe un'idea e disse: "Credo di aver trovato il modo perché gli uomini possano continuare ad esistere rinunciando però, una volta diventati più deboli, alle loro insolenze. Adesso li taglierò in due uno per uno, e così si indeboliranno e nel contempo, raddoppiando il loro numero, diventeranno più utili a noi »

 

Mi possiate perdonare se mi permetto di citare Platone e uno dei suoi miti più famosi, di Aristofane o dell'Androgino. 

L'ho ritenuto essenziale per tutto il film, perchè Bob e Charlotte sono due anime gemelle, separate alla nascità, divisi da numerosi anni di età. Eppure, insieme, essi sono in grado di colmarsi a vicenda. 

Bob e Charlotte sono due anime disperse nel mondo, che per puro caso si ritrovano, si completano, salvo poi lasciarsi andare perché costretti dalla vita. 

 

Sofia Coppola dirige un piccolo gioiellino, che emoziona per i suoi silenzi, i suoi sguardi, le luci e i paesaggi della città, gli immensi grattacieli che la costituiscono. 

In un solo mese di riprese, la regista è riuscita a creare un connubio perfetto tra i due attori, aiutandoli girando il film in successione, permettendo a essi di calarsi ancora maggiormente nel clima del film. 

Sofia Coppola, dirige una commedia romantica dai toni malinconici e nichilisti, bilanciando efficacemente umorismo e pathos sottile.

 

 

Sai mantenere un segreto? Sto organizzando un'evasione da un carcere. Mi serve, diciamo, un complice. Prima dobbiamo andarcene da questo bar, poi dall'albergo, dalla città e infine dal paese. Ci stai o non ci stai? (Bob)

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