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E venne il giorno dei limoni neri

Regia di Camillo Bazzoni vedi scheda film

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La recensione su E venne il giorno dei limoni neri

di mm40
2 stelle

Fra la metà dei Sessanta e la metà dei Settanta Camillo Bazzoni - direttore della fotografia in erba, mestiere che poi proseguirà con discreto successo una volta terminata la parabola registica, collaborando con Monicelli, Samperi e molti altri - dirige una manciata di titoli esclusivamente 'di genere'; dietro questo enigmatico titolo si cela in realtà un gangster/mafia-movie piuttosto banale, dall'intreccio tutto azione/adrenalina/colpi di scena basato sulla solita, vecchia contrapposizione manicheistica buoni vs. cattivi (cioè cattivi vs. cattivissimi, dato il soggetto), tanto da risultare molto presto perfino noioso. Bazzoni è un discreto mestierante: non gli mancano le doti per confezionare in maniera dignitosa (o più che tale) il prodotto commissionatogli, ma come si può facilmente intuire da questa premessa, non è certo dedito a un cinema autoriale o particolarmente vivace; E venne il giorno dei limoni neri ha di positivo quasi solamente il titolo, invitante come una falsa promessa, e sfodera una serie di nomi più o meno interessanti nel suo cast: da Silvano Tranquilli a Florinda Bolkan, da un eccellente Don Backy (purtroppo doppiato dal come sempre bravissimo Oreste Lionello, ma qui del tutto incredibile in un accento siculo appioppato al volto dell'ex cantante del clan di Celentano) a Pier Paolo Capponi, da Stefano Satta Flores a Didi Perego, con il neo principale però della parte centrale affidata allo scarsamente espressivo Antonio Sabato. Per scrivere una sceneggiatura non esattamente eccelsa come questa si sono scomodati in tanti: oltre al nome di Bazzoni infatti compaiono sul copione le firme di Nicola Manzari, Franco Barbaresi, Fabio Piccioni, Giovanni Addessi (che è anche produttore) e Yvette Louis; le musiche siculeggianti - con tanto di scacciapensieri - di Carlo Rustichelli non lasciano alcun segno. 3/10.

Sulla trama

Rosario, italoamericano che ha scontato una lunga e ingiusta pena nelle galere statunitensi, torna in Sicilia alla ricerca della personale idea di 'giustizia'. Troverà pane per i suoi denti.

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