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Aliens. Scontro finale

Regia di James Cameron vedi scheda film

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George Smiley

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La recensione su Aliens. Scontro finale

di George Smiley
9 stelle

Aliens, il toniturante sequel di Alien di Ridley Scott, vanta alla regia quel James Cameron fresco del successo di Terminator, qui burattinaio di un'epica avventura in salsa fanta-horror.

Gli eventi prendono luogo 57 anni dopo quelli del primo capitolo, con Ellen Ripley e il gatto Jonesy ancora nella capsula criogenica dove li avevamo lasciati dopo l'ultimo scontro con lo xenomorfo, i quali vengono tratti in salvo da una squadra di recupero della compagnia Weyland-Yutani. Ripresasi dal lungo periodo di stasi biologica, Ripley viene interrogata sui fatti accaduti a bordo dell'astronave Nostromo, per poi ricevere la proposta di tornare su LV-426 per verificare la situazione: infatti il pianeta del primo incontro con le temibili creature aliene è diventato sede di una colonia di circa 1000 individui, i quali, da qualche settimana, hanno interrotto ogni contatto con la Terra. La protagonista, seppur riluttante, decide di tornare nel posto più recondito dell'universo per sconfiggere una volta per tutte le proprie paure. Ciò che non le viene detto è che la compagnia ha altri obiettivi oltre alla sicurezza dei coloni...

Già dall'incipit il film si dimostra carico di tensione, con una splendida scena in cui la luce di uno scanner attraversa il ventre buio della navicella di Ripley in cerca di forme di vita umane, per poi proseguire con una parte iniziale di costruzione dei personaggi e di presentazione dell'evoluzione subita dalla protagonista, una donna che ha perso tutto nella vita (compresa la figlia) e senza più una casa a cui fare ritorno, rassegnata al destino beffardo che l'ha colpita nel fiore degli anni, ma anche più determinata e coraggiosa di prima. Inoltre viene evidenziato un deciso cambio di stile, con un abbassamento dei toni drammatici e privi di speranza del predecessore, motivo per cui non raggiungerà il picco toccato da Alien (rivelandosi tuttavia un grande film), e virando verso una narrazione spettacolare  fondata sul combattimento piuttosto che verso la paralizzante stasi horror del modello. La stessa scelta dei personaggi è molto più rassicurante: dei burberi marines armati fino ai denti, accompagnati dall'androide Bishop, una "persona artificiale" che è tutto il contrario dell'inquietante Ash del lungometraggio precedente. In questo capitolo viene inoltre introdotto il tema della maternità, presentato attraverso la lotta fra due "regine" delle rispettive razze: la regina degli xenomorfi, tesa alla protezione delle sue uova e, successivamente, alla vendetta in nome dei propri figli caduti in battaglia, e la stessa Ripley, decisa a difendere la piccola Newt (una bambina sopravvissuta alla strage dei coloni con cui instaura fin dall'inizio un forte legame affettivo) e l'intera specie umana. Il film accelera decisamente con l'arrivo dei marines su LV-426, diventando quasi un film di guerra: da lì in poi il ritmo diventa esaltante, l'adrenalina sale vertiginosamente e molte sequenze sono dei must del cinema d'intrattenimento (su tutte quella dello scontro fra le due differenti sovrane). Effetti speciali ottimi, regia eccellente ed attori in forma ne decretano definitivamente il successo, coronato da una meritatissima nomination agli Oscar come miglior attrice protagonista per l'insuperabile Sigourney Weaver. Un cult del cinema di fantascienza, un tour de force che vi terrà incollati allo schermo.

Voto: 9 1/2

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