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Piovono mucche

Regia di Luca Vendruscolo vedi scheda film

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La recensione su Piovono mucche

di speedy34
8 stelle

Incominciamo subito con un caloroso invito: andate a vedere al cinema “Piovono Mucche” dell’esordiente Luca Vendruscolo! E non perché il 2003 sia l’Anno Europeo delle Persone Disabili, non per la generosa attenzione che istituzioni politiche e Associazioni sparse su tutto il territorio nazionale stanno riservando a questa pellicola, né tantomeno per pulirci la coscienza o sperare nell’effimero momento catartico che la condivisione delle umane sofferenze nel buio di una sala spesso illude di regalarti! Il principale motivo per cui si consiglia di vivere questa incredibile esperienza al cinema è perché “Piovono Mucche” è una buona commedia italiana… una di quelle capaci di farci sorridere, piangere e riflettere sulle diversità delle nostre vite. Il fatto che il “cattivo” della storia, l’avvenente seduttrice e la romantica fanciulla si muovano su delle carrozzelle o che il film sia interamente ambientato in una Comunità per disabili sono i soli “dettagli tecnici” di una gioiosa commedia sulla vita. Nessun intento retorico infatti né tantomeno pietistico, nessuna forzatura spettacolare o sentimentale nel lavoro di Luca Vendruscolo che, forte della sua esperienza personale come obiettore di coscienza presso la Comunità Capodarco a Roma, è riuscito a raccontare con durezza, leggerezza e realistica partecipazione le storie di ragazzi e ragazze, “in piedi” o in carrozzella, nei percorsi della loro crescita. Un anno di vita all’interno della Comunità dove non esiste alcuna differenza tra le giornate caotiche, divertenti, incasinate di chi cerca di dare un senso alle proprie esistenze confrontandosi e scontrandosi, in questa sorta di seconda e più privilegiata adolescenza, con le “barriere architettoniche” del proprio animo… e le giornate di chi, forte e cosciente del proprio handicap, affronta la vita con più coraggiosa determinazione e forza. Non ci sono né malati e né assistenti, né normali e né diversi, né allievi e né maestri nella storia (vincitrice del Premio Solinas 1996) di Luca Vendruscolo ma soltanto ( e non è assolutamente poco!) il sincero desiderio di raccontare, senza stereotipi o clichè narrativi di tanto cinema “disabile” specialmente americano, le giornate quotidiane, allegre e faticose di chi dignitosamente affronta le esperienze, “diverse” e non, della propria vita. Questo risultato di felice equilibrio tra dramma e commedia, di una storia che in non poche occasioni è capace di sferrare un pugno allo stomaco demolendo castelli di pregiudizi e pudori atavici, si deve non solo alla capacità di un regista e di un gruppo di sceneggiatori (oltre a Vendruscolo, Filippo Bellizzi, Marco Damilano, Massimo De Lorenzo, Marco Marafini, Mattia Torre) di saper cogliere la prodigiosità e straordinarietà di esistenze comuni e semplici ma anche ad un cast d’attori che, tra professionisti (Alessandro Tiberi, Massimo De Lorenzo, Luca Amorosino, Andrea Sartoretti, Mattia Torre), finti disabili (Barbara Bonanni, Franco Ravera, Evelina Meghnagi) e non (i ragazzi che vivono realmente in Comunità), con generosità ed autentica passione ci regalano personaggi e storie che difficilmente riusciremo a scordare. E se (in un accostamento ardito ma non del tutto azzardato!) erano le rane a piovere dal cielo di “Magnolia” su un’umanità persa e disperata… simbolicamente invece “piovono mucche” (e quant’altro di straordinario , vario ed incongruente la nostra fantasia possa concepire!) sulle quotidiane esistenze di uomini finalmente liberi.

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