Regia di Quentin Tarantino vedi scheda film
Tarantino è un cineasta che ama spaziare tra i generi.Se nei suoi primi film si abbandonava alla Gangster story e in _Bastardi Senza Gloria_(forse,il suo capolavoro) realizza un film a metà tra guerra e avventura,nella saga (incompleta a quanto pare) di Black Mamba si abbandona nei territori dell'azione.Riuscendo a rielaborare in forma straordinaria l'unione di generi diversi,Tarantino realizza un inno alla violenza,ma non come fine a sè stessa.Come recita la frase iniziale "La vendetta è un piatto che va servito freddo" e la vendetta di Uma Thurman,sposa picchiata sull'altare,alla quale viene perfino uccisa una figlia,è una vendetta straordinaria,ispirata dall'etica giapponese.Il film ha le sue migliori parti in:Una parte in anime giapponesi in cui si raccontano le origini di una delle guerriere che Black Mamba deve ammazzare;nella prima,meravigliosa sequenza della lotta,in un finale da cult movie.E Tarantino rettifica la figura di una donna forte,arrabbiata e sicura delle sue armi,una femme-fatal,per chi la incontra.L'assassina gira in una "Pussy Wagon" che è tutto tranne che kitch,ma non ha colpe.Lei sembra sola contro un mondo impossibile da battere.
E se la violenza della sposa è direttamente proporzionale alla sua rabbia,ciò che disintegra gli animi degli spettatori è la violenza dei suoi carnefici.Dopo un lungo incipit,fornito di una narrazione in stile libro,fatta di capitoli diversi,esplode una violenza "giusta" ma che resta comunque ideologicamente abberrante.Tarantino ci porta nel suo mondo malato,il mondo di un cineasta che (non) riesce a guardarsi intorno e a descrivere quello che lui(e solo lui) vede._Kill Bill Vol.1_ è un bene per gli occhi,una delizia per i fan dell'action movie,ed è forse un modo diverso di fare cinema.Il modo di Tarantino.Andrà addirittura meglio con il secondo capitolo,in cui al sangue si sostituiscono implosioni sorde di dolore.
La vendetta di una sposa alla quale hanno ucciso figlia e marito.
Intrigante.
Ormai,alla quarta regia,è uno dei migliori cineasti contemporanei.
Spietata e letale.
Si vede poco,ma quando si vede(o si sente) buca lo schermo.
Una fusione tra eros,violenza e dolore.Ma forse,è meglio Lucy Liu.
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