Regia di Quentin Tarantino vedi scheda film
Questo E' il 'cinema d'autore' nell'era dei videogames su pellicola. Una sarabanda noiosissima e decerebrata di ammazzamenti, torture e duelli protratti ed inverosimili. La trama inesiste. Non tanto un film quanto piuttosto una sorta di 'manga' reazionario, cruento e per nulla autoironico, portato sul grande schermo non una ma ben DUE volte con l'ormai collaudata tecnica di marketing tarantiniana (un film al prezzo di due, come pure l'ultimo "Grindhouse".. mica scemo il ragazzo). Alcune singole scene non son prive d'un certo impatto e la colonna sonora è notevolissima, resta comunque da capire come un essere umano che abbia superato i 14 anni di età possa interessarsi, per più di 10 minuti, ad un tale prodotto. E vedendo la recente filmografia di Tarantino (nonchè le 'opere' da lui prodotte e patrocinate) vien quasi da pensare, non senza una certa venatura malinconica, che negli anni '90 il Nostro abbia avuto davvero due bei colpi di fortuna... Mi si dice "è un film ben coreografato".. senza dubbio, non fosse che, ragionando secondo un tale metro, Sergio Japino e Brian & Garrison dovrebbero legittimamente occupare i posti che, nell'olimpo dei grandi cineasti, occupano (per ora) Kubrick e Scorsese. Del resto, continuando di questo passo, fra un ventennio scarso i registi saranno soppiantati dai programmatori, gli attori dagli stuntman, e più che di discettazioni estetiche e di autorialità, ci si preoccuperà di stabilire quale 'chip' al silicio sarà più performante e quale steroide di nuova generazione più efficace. Più vario e movimentato, ma ugualmente mediocre, il Volume II.
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