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Addio fratello crudele

Regia di Giuseppe Patroni Griffi vedi scheda film

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claudio1959

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Addio fratello crudele

di claudio1959
8 stelle

Charlotte Rampling, la meravigliosa e tenera Annabella, figura portante del film.

 

Siamo a Mantova nel ‘500. Giovanni(Oliver Tobias) primogenito di un ricco mercante Rick Battaglia torna dopo lungo tempo a casa, dopo aver frequentato a Bologna l’università.Al rientro trova Annabella, la bellissima sorella(Charlotte Rampling). Ne resta talmente colpito e turbato sessualmente da innamorarsi perdutamente, decide di confidarsi con un suo amico frate Bonaventura(Antonio Falsi), che cerca di farlo rinsavire ed a ragionare in modo logico, ma invano. Un film che fa riflettere, ci sorprende, ci colpisce alle viscere e ci turba, per l’ambiguita’ di fondo e la scabrosità estrema. Splendide le scenografie dello scultore Mario Ceroli, che impreziosiscono il film elevandolo in modo sublime, uno dei primi lavori della costumista, in seguito Premio Oscar Gabriella Pescucci, straordinario il linguaggio, tratto dall’opera di Ford, da cui il film è tratto, montato in modo soddisfacente da Franco Arcalli. Una meravigliosa e bellissima Charlotte Rampling, che in seguito si consacrò con il film di Liliana Cavani nel 1974 “Il Portiere di notte”, ben amalgamati anche Oliver Tobias e Franco Testi, i due che si contendono le grazie ed il cuore di Annabella. Film scandaloso nel 1971, oggi non fa quell’effetto dirompente e fuori dagli schemi, il tema dell’incesto rende il film morboso e malsano, una storia d’amore perduto, un figlio in arrivo, ma non un film “Kisch”, piuttosto grand guignol, visto il durissimo finale, una sanguinolenta resa dei conti. La colonna sonora di Ennio Morricone, ci accompagna per tutto il film, con una melodia delicata e commovente, la fotografia di Vittorio Storaro, premio Oscar per E.T.  Un amore bello e disperato come quello diretto da Franco Zeffirelli ne “Giulietta e Romeo”. Il film finisce in un dramma totale, non si salverà nessuno nella carneficina finale, il film all’epoca vietato ai minori di 18 anni, distribuito da Euro internazional Films, prodotto da CLESI CINEMATOGRAFICA.

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