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Il sole sorge ancora

Regia di Aldo Vergano vedi scheda film

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La recensione su Il sole sorge ancora

di mm40
6 stelle

All’indomani dell’8 settembre 1943, un soldato torna al paesino lombardo di origine. Non tarderà a sentire il richiamo della battaglia, unendosi ai partigiani per scacciare i nazisti invasori.

Realizzato con mezzi scarsi e tanta, tanta buona volontà da parte di un manipolo di appassionati di cinema e con il contributo di alcuni validi professionisti, Il sole sorge ancora è un ottimo esempio di Resistenza nel cinema. Tanto per cominciare perché a produrre c’è l’ANPI, caso piuttosto eccezionale, e poi perché l’argomento del copione è la frenetica vita, sempre a rischio di sacrificio, che i partigiani portavano in qualche modo avanti nell’ultimo anno e mezzo di seconda guerra mondiale, quando i nazisti invasero l’Italia con la complicità di Mussolini e la nazione era allo sbando più totale, fra saccheggi, miseria, stupri, violenze di ogni tipo da parte dei tedeschi sugli italiani. Aldo Vergano aveva all’epoca già qualche esperienza come regista e le sue doti in effetti nel lavoro risaltano (rimane ben impressa in particolare la scena dell’esecuzione del prete), mentre i nomi che maggiormente stupiscono sono quelli che compaiono in sceneggiatura (tratta da un soggetto di Giuseppe Gorgerino): oltre al regista troviamo infatti l’esordiente Carlo Lizzani (anche interprete, e proprio del succitato sacerdote), destinato a diventare un mostro sacro della settima arte nostrana, Giuseppe De Santis, in quel momento regista in erba e anch’egli dal florido futuro, e il critico in erba Guido Aristarco, alla sua prima e ultima prova di scrittura per una pellicola. Nel cast artistico i volti di spicco sono invece già noti, chi più e chi meno: Elli Parvo, Checco Rissone, Vittorio Duse, Massimo Serato e ancora la debuttante Lea Padovani e poi, in particine, ci sono anche Vergano, De Santis e un altro eccellente regista degli anni a venire quale Gillo Pontecorvo. La storia non è del tutto omogenea (la sottotrama rosa sembra un po’ forzata, per dire), ma il contenuto morale di fondo è inattaccabile. Il sole sorge ancora vince due Nastri d’argento (per Serato e per meriti speciali extraformali) e a Venezia riceve una menzione speciale. 6/10.

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