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Club Zero

Regia di Jessica Hausner vedi scheda film

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La recensione su Club Zero

di IlGranCinematografo
6 stelle

La struttura a "parabola morale" seguita dal film, tipica di tanto horror di oggi, art house e non, è in questo caso la base di una metafora delle dinamiche di radicalizzazione che imperversano sui social.

 

Una guru della cosiddetta "alimentazione consapevole" (Mia Wasikowska, dall'inquietante sorriso), assoldata come insegnante in un istituto altolocato, educa gli alunni a... smettere di mangiare. La struttura a "parabola morale" seguita dal film, tipica – purtroppo, verrebbe da dire – di tanto horror di oggi, art house e non (si veda, ad esempio, anche Swallow, incentrato sul picacismo), è in questo caso la base di una metafora delle dinamiche di radicalizzazione che imperversano sui social, spesso rinnegando apertamente la scienza e la realtà: l'allusione ai no vax è trasparente, ma l'estremismo che è messo in scena è in realtà centrato su tipiche tematiche di sinistra come il veganesimo e l'ambientalismo, per mostrare come siano state rapacemente assimilate (verbo chiave) dalle classi abbienti, fino a svuotarle di significato e a trasformarle in pure pose. La seconda parte entra nel nocciolo del problema (ovvero i genitori, gravemente inadeguati al loro ruolo, che siano essi bacchettoni, menefreghisti o iperprotettivi). Come ormai è consuetudine per questo genere di prodotto, si oscilla tra un didascalismo invasivo (soprattutto nella sua autoevidenza, identica a quella di Fresh, che a sua volta sfoggiava un parallelismo simbolico "a prova di cretino" tra cannibalismo e fame maschile di controllo sulle carni femminili) e qualche schizzo di acume ben assestato (il Natale a chiudere). Può facilmente irritare, ma a differenza di roba(ccia) come Men ha comunque una sua... ciccia (altra parola chiave). Della stessa scuola di Ruben Östlund, ma meno giocherellone e più quadrato. Della regista austriaca Jessica Hausner (qui sceneggiatrice con Géraldine Bajard) è comunque maggiormente consigliabile l'appena precedente Little Joe, di ben altra pasta e raffinatezza. Di indubbio livello il cast di ragazzi e ragazze. Presentato in concorso a Cannes.

Funzionali le musiche di Markus Binder.

Voto: 6 — Film DISCRETO

VISTO al CINEMA

 

scena

Club Zero (2023): scena

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