Si sa che il confine tra genio e follìa è labile, non solo nel campo della Matematica. Ma ancora una volta un bel film mi ha portato a meditare, a riflettere. Stavolta su un mio vecchio amico (o forse dovrei dire ex), un tempo a suo modo in bilico tra genio e follìa, oggi secondo me scivolato con più decisione verso quest'ultima. Forse, anche se contro al buon senso, dovrei essere più indulgente e comprensivo. I problemi mentali e psicologici, al pari di quelli di ogni altro tipo, non dovrebbero portarci a discriminare e ad evitare nessuno, ma forse piuttosto e a maggior ragione a comprendere e ad aiutare. Non dovrebbero allontanarci da qualcuno, e non soltanto se controbilanciati da una genialità di pensiero degna, come nel caso del film, di un Premio Nobel.
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