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The Equalizer 3 - Senza tregua

Regia di Antoine Fuqua vedi scheda film

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La recensione su The Equalizer 3 - Senza tregua

di LAMPUR
3 stelle

Equalizzando senza tregua

locandina

The Equalizer 3 - Senza tregua (2023): locandina

 

Squinternato capitolo finale della saga. Denzel arriva in Italia e in uno spottone melenso e affettato sulla costiera amalfitana, cercherà quella “serenità” persa nei due precedenti capitoli.

Il film si apre con una carneficina in un’azienda vinicola siciliana, copertura per traffici di droga internazionali, il nostro eroe, ovvio unico superstite, ma ferito, fugge e arriva in auto fino in costiera amalfitana, dove svenuto e sanguinante, viene trovato fortuitamente da un carabiniere che - udite udite - invece di portarlo in ospedale e farlo piantonare lo porta anonimamente (così diamo già una bella botta alla rettitudine, ma pure all’acume, delle nostre Forze dell’Ordine) da un suo amico medico del paese che lo cura amorevolmente e disinteressatamente fino a che Denzel non si ristabilisce e inizia a provare profondo affetto e gratitudine per quel piccolo angolo di paradiso alacre e amorevole.
Sempre il caso vuole che nell’ameno paesucolo però, scorribandi un bulletto col suo manipolo di apprendisti camorristi a taglieggiare svariati negozietti e stuzzicare malauguratamente anche Denzel fino a che il nostro metterà fine alle razzie.
E anche ai bulletti.
E sempre il caso vuole che il teppista sia il fratellino di un boss napoletano di grossa taglia, mischiato con terroristi, bombaroli, corrieri internazionali, politici corrotti e chi più ne ha più ne metta che in Italia è meglio non farci mancare niente.
Ovvio l’equalizzatore equalizzerà tutti e la Cia, da lui avvertita, sgominerà il resto di traffici mondiali inauditi.

Il tutto tra gli stereotipi più beceri: feste di paese, cappuccini al bar, madonnine,kebab take away, potenziali sparatorie in piazza, morale d’accatto, boss sgominati, tramonti ondosi sul mare, tifo da bar Sport, morti quasi tutti all’arma bianca.. roba da far invidia a quel poveraccio di John Wick.

Speriamo solo che ora il bolso Denzel si ritiri e accetti solo sceneggiature riposanti e meno ridicole. E se ne resti negli USA soprattutto. Ci facciamo già male da soli con mafia, pizza e fiction lagnose, non abbiamo bisogno di ulteriori dita (e lame) nella piaga..

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