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I migliori giorni

Regia di Massimiliano Bruno, Edoardo Leo vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su I migliori giorni

di axe
6 stelle

Film diviso in quattro episodi, ciascuno dei quali ambientato nella città di Roma ed in un giorno di festa. Il primo racconta di una cena di Natale organizzata in casa di una parlamentare, alla quale sono invitati, tra gli altri, due fratelli, un no-vax e uno di pensiero opposto, i quali, pur chiamati alla moderazione, non vedono l'ora di litigare. Il secondo racconta di un veglione di Capodanno presso un centro di assistenza per persone indigenti, finanziato da un imprenditore, desideroso di tutelare la propria immagine pubblica; purtroppo per lui, è presente anche un suo ex-dipendente, licenziato ingiustamente ed in cerca di vendetta. Il terzo episodio è dedicato al 14 Febbraio. Alcune persone sono implicate in un "quadrilatero" sentimentale, in parte "clandestino". Ciascuna reclama priorità per la consueta cena romantica; la serata aiuta i personaggi a far chiarezza nei loro sentimenti. Quarto episodio, Festa della Donna. Una presentatrice di successo è chiamata a dare pubbliche scuse per una eccessivamente maschilista connotazione del genere femminile, emersa durante una precedente puntata della trasmissione che conduce. Ma, orgogliosa ed indurita da una recente brutta esperienza, non è intenzionata a darla vinta ai molti uomini, presenti, a vario titolo, nello studio. Il film, diretto ed interpretato da Edoardo Leo e Massimiliano Bruno - protagonisti del primo episodio - è una commedia agrodolce; trait d'union tra le sezioni è l'inconciliabilità tra l'aspirazione alla positività di un giorno di festa e l'ipocrisia che ammanta alcuni caratteri e/o situazioni umane, comuni nella nostra contemporaneità. L'episodio che ho gradito di più è stato il primo, anche in virtù del collegamento con la recente attualità. Stefania (Anna Foglietta) invita alla cena della vigilia di Natale - un rito che pare ormai tanto ricco di orpelli estetici quanto ormai privo dei suoi significati - il segretario del suo partito ed i due litigiosi fratelli, il primo (Alessandro - Edoardo Leo) ligio alle regole di contenimento del Covid, il secondo (Luca - Massimiliano Bruno), contrario alle stesse, non solo per motivi ideologici. Nonostante le raccomandazioni, i due entrano in polemica. La voglia di litigio è contagiosa; ognuno tra i tre - cui si aggiunge Giù, compagna un po' "grezza" di Luca - ha qualcosa da rimproverare all'altro. Il fiducioso segretario del partito ne rimane contrariato e si allontana sdegnato; ciò rappresenta un brusco stop alla carriera politica di Stefania. I tre si tranquillizzano dopo aver udito le parole dell'anziano e lontano padre, che li immagina in armonia; ciò lo rende lieto, nonostante i figli non vadano a trovarlo da anni; i fratelli, idealmente, non vogliono deluderlo e "depongono le armi". Nel secondo episodio compaiono Max Tortora - l'imprenditore Amenta - e Paolo Calabresi - il suo ex-autista, Alberto. Gli Amenta costituiscono lo stereotipo della famiglia borghese che nasconde il marcio sotto belle apparenze. Avidi, ipocriti, con molte cose da nascondere, sono messi alla berlina di fronte ad un pubblico ... non molto migliore di loro. Anche i "poveracci" in mezzo ai quali passano di malavoglia il Capodanno sono egoisti ed attaccabrighe. Ma costoro sono induriti dai casi della vita; gli Amenta non hanno giustificazioni e meritano tutte le jatture che capitano loro ! I registi, con questo episodio, cercano ... consenso facile; lo ottengono, ma senza dire nulla di nuovo. Nel terzo episodio quattro persone, interpretate da Luca Argentero, Valentina Lodovini, Greta Scarano, Maria Chiara Centorami, in piena confusione sentimentale, trovano, in coincidenza con la rituale cena di San Valentino, conferme circa il futuro dei loro legami. L'occasione ci spinge a riflettere sulla metamorfosi del sentimento amore in relazione al trascorrere degli anni ... e dei decenni. Ultimo episodio, 8 marzo. Margherita (Claudia Gerini), donna in carriera e madre praticamente single, affronta un tentativo di suicidio della figlia, con la quale ha un rapporto pessimo. Successivamente, pur sostenendo una posizione condivisibile, rivela un animo opportunista. E, soprattutto, dimostra che per una donna, nella nostra contemporaneità, la vita non è facile. Conciliare  ruoli ed ambizioni (guida per la famiglia, progresso nel mondo del lavoro) nella nostra società è molto, molto difficile. Questo episodio rimane un po' incompiuto. Gli argomenti sono drammatici. I toni da commedia ed i dialoghi molto sopra le righe, ricchi di volgarità gratuite, muovono al riso, ma non impediscono di riflettere; tra diversi luoghi comuni c'è qualche spunto interessante, che rende la visione costruttiva, non solo motivo di svago.

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