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L'uomo in più

Regia di Paolo Sorrentino vedi scheda film

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claudio1959

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su L'uomo in più

di claudio1959
7 stelle

Il pareggio non esiste, benvenuti ne L’uomo in più, il lungo viaggio di Paolo Sorrentino, con le tappe importanti da Le conseguenze dell’amore, L’amico di famiglia, per finire all’ultimo bellissimo E’stata la mano di Dio.....il viaggio continua.

locandina

L'uomo in più (2001): locandina

Toni Servillo

L'uomo in più (2001): Toni Servillo

L’uomo in più Italia 2001 la trama: Siamo a Napoli nel 1980 Antonio Pisapia è un giocatore di calcio nella piena maturità della propria carriera, Tony Pisapia è invece un cantante che va per la maggiore, sono nei loro ruoli al top. Antonio però è un uomo riservato, chiuso e malinconico, Tony invece è spaccone ed egocentrico. Le loro vite si intersecheranno a ritmo di “Just an illusion”, famosa hit degli Imagination e non sopravviveranno come nella famosa canzone di Gloria Gaynor “I will survive”, la canzone che li accompagnerà nel lungo viaggio senza ritorno. La recensione: L’uomo in più nel bel film d’esordio nel cinema di Paolo Sorrentino, sono ben due. I due Antonio, le cui esistenze sono simili, il loro cammino indipendente, si sfiora e si sovrappone nella vendetta finale di Tony il cantante. Un film sui soldi facili e per questo dilapidati in malo modo dal cantante tra lussi, cocaina e belle donne, con una particolarità il saper cucinare il pesce in modo divino e conviviale. Una commedia drammatica di stampo classico, però molto originale, come sarà tutta l’opera di Paolo Sorrentino. Non la solita Napoli “Sole, pizza e mandolino”, ma una città spettrale e nerissima, che mette in luce i due protagonisti agli antipodi il cantante ed il calciatore. Andrea Renzi lo sportivo recita in modo dimesso sottotraccia e sottotono, Toni Servillo il cantante invece è eccessivo e mattatore indefesso, rasentando la macchietta. Un film sostanzialmente che ammalia ed emana un lugubre fascino. Rivisto dopo la visione in sala, si apprezza di più a distanza di tempo, perché nel frattempo il regista è cresciuto in modo esponenziale, con altri film bellissimi fino a “E’stata la mano di Dio”, sempre con Toni Servillo, forse il suo capolavoro, molto curata la colonna sonora con canzoni bellissime, soprattutto un’edizione nuovissima di “I will survive”, interpretata dai Cake, gruppo napoletano. Voto 7.5

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