Antonio Pisapia, in arte Tony, è un “crooner” partenopeo dalla voce seducente, artista da balera conteso dalle donne, coccolato dai manager e rispettato dai pusher. Antonio Pisapia è invece uno stopper di classe e - dopo un grave infortunio - un allenatore dilettante ma geniale, inventore di un modulo alla Sacchi anni prima dell’avvento del tecnico di Fusignano. Per loro sembra iniziare un periodo di successo: ma nel 1984, la carriera e la vita di entrambi vanno in mille pezzi...
Note
Per il suo lungometraggio d'esordio, Sorrentino sceglie un pedinamento intenso, entra nei personaggi, li assale con uno sguardo partecipe e lascia che si sciolgano nel dramma: da brivido il monologo di Servillo in Tv.
Il pareggio non esiste, benvenuti ne L’uomo in più, il lungo viaggio di Paolo Sorrentino, con le tappe importanti da Le conseguenze dell’amore, L’amico di famiglia, per finire all’ultimo bellissimo E’stata la mano di Dio.....il viaggio continua.
Lento, a tratti noioso, autoreferenziale.
Un buon Servillo, non troppo convincenti gli altri.
Buona la regia, efficace la scelta musicale, ottima la fotografia.
Il primo Sorrentino è un manifesto del suo stile che può piacere o meno.
A me non convince mai del tutto. Non capisco mai se fa un cinema surreale per l'incapacità di fare un cinema reale.
La parabola di due uomini - un calciatore e un cantante popolare - i quali passano dal successo agli abissi della denigrazione. Il primo Sorrentino è anche il migliore, in un dramma lucido pieno di inventiva e di trovate stilistiche, mai scontato. Voto 6,5/10.
Storia magnifica e pellicola davvero ben realizzata per l'esordio nel lungometraggio del giovane Paolo Sorrentino. Memorabile il monologo in tv di Tony Servillo nel finale.
Il primo Sorrentino non si scorda mai. Un impietoso ritratto di due vite, effimere come effimere paiono le parole, tutte le parole dette o pensate. Vite, e parole, che non possono dimenticarsi. Perché anche di fronte ad un occhio di bue, o a riflettori da stadio, l'uomo resta tale ed è destinato a cadere. E il rialzarsi è questione solo statistica
Il film è sorretto dalla bravura dei comprimari che ne giustificano la visione. Il resto è banalmente sconcertante che non giustifica, a mio parere, l'osanna generale.
Dopo aver letto "Tutti hanno ragione" non potevo non vedere questo film…molto triste ma veramente ben fatto…Assolutamente da leggere il libro sopra citato …è praticamente la storia di Tony Pagoda …
VOTO : 7+ Veramente notevole il primo lavoro di Sorrentino. Emoziona fa pensare e in generale getta uno sguardo pessimista e reale sulle ingiustizie della vita.
Sorrentino disegna la vita dei due protagonisti con mani d'artista. Il film scorre via in modo piacevole, ed ha in Toni Servillo il suo piatto forte. Molto interessante.
che esordio! un film veramente notevole, dal forte spessore psicologico..trama ben costruita, incastri eccezionali. non si poteva chiedere di più per un bel film drammatico
Napoli, primi anni 80. Antonio Pisapia è il nome di due uomini all'apice della notorietà: uno è un cantante di musica leggera abituato ad esser riverito e coccolato, a dare ordini, a scegliersi le donne e a trattare gli altri uomini come pezze da piedi; l'altro è un calciatore, uno stopper esperto dallo stile di vita irreprensibile e dal carattere schivo e riservato.… leggi tutto
Antonio Pisapia (Toni Servillo), detto Tony, è un cantante neomelodico napoletano di successo nei primi anni '80. Arrogante, sbruffone, pieno di donne, cocainomane: la vita gli sorride. Antonio Pisapia (Andrea Renzi), omonimo del cantante, è un calciatore di serie A, ruvido mediano resosi protagonista in una partita difficile con un gol in semirovesciata. Timido, onesto, corretto,… leggi tutto
Vado di fretta e direttamente in bella, troppi film da disquisire, a cui tenevo di menzionare - non riesco a stra dietro all'eccezionale programmazione tv di questi giorni - per cui, velocemente, visto ieri notte, ne avrei scritto giusto due righe... ma disturbato com'ero sotto attacco stalker, non sono riuscito nemmeno a dire che... il film non è forse granchè, e pesa tutto sulle…
La visione della F.I.F.A. da vicino.
«'Sta cosa di aver deciso solo all'ultimo momento di giocare il campionato del mondo di calcio in Qatar cogliendo tutti…
L’uomo in più Italia 2001 la trama: Siamo a Napoli nel 1980 Antonio Pisapia è un giocatore di calcio nella piena maturità della propria carriera, Tony Pisapia è invece un cantante che va per la maggiore, sono nei loro ruoli al top. Antonio però è un uomo riservato, chiuso e malinconico, Tony invece è spaccone ed egocentrico. Le loro vite…
Promettentissimo debutto di Paolo Sorrentino (poi mantenuto nel prosieguo carriera) che, guardando alla storia del calciatore Agostino Di Bartolomei (omaggio non dichiarato ma evidente), propone una storia ben scritta e dai contenuti tragici, orchestrata in via inizialmente parallela attorno a due personaggi omonimi molto diversi tra loro, ma accomunati dal triste destino di essere personaggi…
Giorni difficili, questi: devo assolutamente guadagnare qualcosa. Immerso a correggere una sceneggiatura che forse non troverà mai compratori, mi… segue
Vite quasi parallele di Antonio Pisapia, calciatore professionista, e Antonio Pisapia, acclamato crooner, nella Napoli degli anni ’80: il successo, il declino, il miraggio di una rinascita, poi uno si suicida e l’altro commette un omicidio. Il Sorrentino d’esordio resta il migliore, prima che il suo stile diventasse inesorabilmente maniera e che la categoria “giovane…
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Commenti (18) vedi tutti
Il monologo finale è da paura! Fa quasi impallidire quelli dei vari Pacino e De Niro Già questo rende il - credo - primo lungometraggio di Sorrentino, meritevole di visione "che tieen' geggè? n'hai dett'n'à parOla, me paari'a'pportobbell-e" Infinito il Tony Nazionale! 7 + per l'Anthony Hopkins partenopeo! ®©™ Merita la consacrazione internazio
leggi la recensione completa di Utente rimosso (PeppeDeMaria1)Il pareggio non esiste, benvenuti ne L’uomo in più, il lungo viaggio di Paolo Sorrentino, con le tappe importanti da Le conseguenze dell’amore, L’amico di famiglia, per finire all’ultimo bellissimo E’stata la mano di Dio.....il viaggio continua.
leggi la recensione completa di claudio1959Lento, a tratti noioso, autoreferenziale. Un buon Servillo, non troppo convincenti gli altri. Buona la regia, efficace la scelta musicale, ottima la fotografia. Il primo Sorrentino è un manifesto del suo stile che può piacere o meno. A me non convince mai del tutto. Non capisco mai se fa un cinema surreale per l'incapacità di fare un cinema reale.
commento di LorenzoPintoLa parabola di due uomini - un calciatore e un cantante popolare - i quali passano dal successo agli abissi della denigrazione. Il primo Sorrentino è anche il migliore, in un dramma lucido pieno di inventiva e di trovate stilistiche, mai scontato. Voto 6,5/10.
commento di alexio350facile colpirmi al cuore agitando a piene mani spettri di anni '80! Avrei voluto che il film durasse altre cinque ore!
commento di andenkoOttimo lavoro di Sorrentino
leggi la recensione completa di Furetto60Storia magnifica e pellicola davvero ben realizzata per l'esordio nel lungometraggio del giovane Paolo Sorrentino. Memorabile il monologo in tv di Tony Servillo nel finale.
leggi la recensione completa di marcopolo30Il primo Sorrentino non si scorda mai. Un impietoso ritratto di due vite, effimere come effimere paiono le parole, tutte le parole dette o pensate. Vite, e parole, che non possono dimenticarsi. Perché anche di fronte ad un occhio di bue, o a riflettori da stadio, l'uomo resta tale ed è destinato a cadere. E il rialzarsi è questione solo statistica
leggi la recensione completa di MarioCIl film è sorretto dalla bravura dei comprimari che ne giustificano la visione. Il resto è banalmente sconcertante che non giustifica, a mio parere, l'osanna generale.
commento di UgoCatoneDopo aver letto "Tutti hanno ragione" non potevo non vedere questo film…molto triste ma veramente ben fatto…Assolutamente da leggere il libro sopra citato …è praticamente la storia di Tony Pagoda …
commento di JimmybuzOttimo esordio di Sorrentino con il solito grande Servillo ed un buon Renzi da vedere
commento di antonio de curtisIndubbiamente un buon film. Odio Servillo, ovvio non lui, ma la sua più retriva napolaneità.
commento di luciadpVoto 7 Elegiaco
commento di luca8268! Amaro, tragico ma tanto bello. Due personaggi e due modi diversi di intraprendere un unico destino. Bravissimi tutti gli attori, Servillo in testa.
commento di toni70stupendo,magnifico,eccezzionale…il monologo di toni servillo è da pelle d'oca…toni servillo è da pelle d'oca…
commento di miawallaceVOTO : 7+ Veramente notevole il primo lavoro di Sorrentino. Emoziona fa pensare e in generale getta uno sguardo pessimista e reale sulle ingiustizie della vita.
commento di supadanySorrentino disegna la vita dei due protagonisti con mani d'artista. Il film scorre via in modo piacevole, ed ha in Toni Servillo il suo piatto forte. Molto interessante.
commento di sonicyouthche esordio! un film veramente notevole, dal forte spessore psicologico..trama ben costruita, incastri eccezionali. non si poteva chiedere di più per un bel film drammatico
commento di Dr.Lynch